Speronato e ucciso in Tangenziale a San Donato: arrestati tre marocchini probabilmente coinvolti in un traffico di droga

I carabinieri di Milano e la polizia stradale hanno finalmente fermato i fuggitivi responsabili della morte dell’architetto 48enne P.A., speronato e ucciso in Tangenziale a San Donato giovedì 12 giugno scorso.

Si tratta di tre marocchini, rintracciati nell’hinterland milanese, che sono stati tutti fermati nella serata di ieri, martedì 17 giugno, a conclusione di 5 giorni di indagini serratissime. Le accuse formulate a carico del trio sono quelle di omicidio a seguito di dolo eventuale, resistenza a pubblico ufficiale, traffico di stupefacenti e ricettazione. Gli inquirenti sono infatti convinti che i nordafricani, tutti pregiudicati, fossero sfuggiti all’alt imposto dai carabinieri proprio perché avevano con loro dello stupefacente. Presso l’abitazione di uno dei tre gli investigatori hanno infatti recuperato diversi grammi di droga. Le indagini proseguiranno ora al fine di scoprire se i nordafricani siano stati aiutati da qualcuno nella loro fuga e se facciano parte di una organizzazione dedita al traffico di sostanze illegali. Decisivo per incastrare i fuggitivi è stato il Dna repertato all’interno della Audi A6 su cui gli uomini stavano fuggendo, che è andata parzialmente distrutta dopo essersi scontrata con la Jeep del malcapitato P.A. L’arresto dei marocchini giunge alla vigilia delle esequie dell’architetto 48enne, la cui salma verrà a breve riportata nella natìa Stresa, dove saranno celebrati i funerali.

Redazione Web