Tre giorni in compagnia degli scrittori del territorio

Due per pomeriggio le penne presentate. Hanno inaugurato l'evento Massimo Zanicchi, addetto alla comunicazione per il comune di San Donato, con il giallo “Grill Bill-Nulla di Buono da un cadavere”, e Gabriele Prinelli con il romanzo storico d’ambientazione melegnanese “La mano dell’organista”, romanzo la cui ricerca linguistica sfuma dal parlato locale ai dialetti meridionali, all’interno della cornice della campagna lombarda. Il giorno seguente, il testimone è passato a Luigi Manganelli con “La luce della fede” assieme alla melegnanese Laura Basilico con l’avventura sportivo-esistenziale di “Come un tuono in cerca di pioggia”. Ex ingegnere Eni, ora felice nonno ottantacinquenne, Manganelli approfondisce semplici commenti a differenti episodi biblici. “L'iniziativa è partita con una buona partecipazione; la prima serata, ad esempio, ha visto in sala una quarantina di persone – racconta Luciana Roncaglione, organizzatrice dell'evento – e la scommessa più grande è stata dedicare un intero incontro alla poesia”. Infatti, il trittico s'è concluso con un incontro dedicato alla poesia con “Il Giardino Segreto” di Josetta Pinotti – sandonatese trasferita a Verona – e con “Venticinque poesie & Haikai” di Semira Baldi,  friulana di origine ma da anni trasferita a Milano, che ha presentato un testo introspettivo, concluso da una raccolta di Haikai (componimenti di tre versi) che racchiudo sfuggenti immagini folgoranti.

Elisa Murgese