Gennaro Piraina, assessore alla Sicurezza: «Non possiamo permetterci di essere distratti nei confronti di situazioni così sensibili»

Questa circostanza rappresenta un inedito per la nostra città, che ci porta a riflettere sul disagio giovanile. Assieme al Sindaco ho già avuto modo di incontrare i ragazzi aggrediti e quello che ora non possiamo permetterci è di essere distratti nei confronti di situazioni così sensibili. Per questo ci stiamo muovendo, per portare la problematica nelle scuole, luogo dove i giovani passano la maggior parte del loro tempo. 14 SANGIU MARCHITELLITuttavia, c’è anche un aspetto positivo nell’accaduto, che mi fa capire che non siamo all’anno zero: i ragazzi aggrediti non hanno accettato la violenza gratuita ma non hanno neppure pianificato una rivincita, preferendo sporgere denuncia». «Bisogna vigilare – ha affermato Gino Marchitelli, esponente locale della Federazione della Sinistra che, assieme ad altri militanti, è intervenuto per sedare il pestaggio di piazza Italia – perché queste aggressioni sono il frutto del clima di violenza, di rabbia e di razzismo contro il diverso creato dalle politiche xenofobe delle Destre. É necessario ricostruire un terreno di rispetto e convivenza civile tra tutte le persone. I Carabinieri pensavano che gli aggressori fossero tutti extracomunitari e invece abbiamo ribadito che erano tutti italiani. Che pena questi sottoproletari malati di machismo e di violenza contro tutti i "diversi"». 14 SANGIU DONETTI«Paninari, punk e metallari – ha commentato Stefano Dornetti, consigliere comunale della Lega Nord – se le suonano fin dagli anni '80 e i fatti di piazza Italia hanno un gusto retrò. Questo luogo, rinominato da alcuni anni “piazza droga”, è la sintesi del degrado di San Giuliano: droga, spaccio, delinquenza, affissioni abusive di Sinistra sui muri dei commercianti, sporcizia, aiuole non curate, bivacco. Eppure, proprio nel seggio elettorale di piazza Italia, il neo Sindaco ha fatto il pieno di voti. Il cittadino, sovrano del voto popolare, ha scelto di vivere in una piazza e in una città degradata, e ora se la tiene!».

Alessandro Garlaschi