«Conviviamo con una enorme fogna»

Secondo il comitato omonimo di via Toscani, costituitosi per iniziativa degli abitanti dei condomini adiacenti al cavo, la San Giuliano situata al di là di via Roma, dove si trovano i negozi e il municipio, ha ricevuto negli anni un trattamento privilegiato da parte delle amministrazioni comunali, mentre alla “loro” San Giuliano sono rimaste le briciole e il disagio di abitare a ridosso di una specie di fogna a cielo aperto.
Carlo Milanesi, uno dei rappresentanti del comitato, indica il fondale del Redefossi, ricoperto da rifiuti d’ogni tipo e rigato dai liquami scaricati dagli allacciamenti fognari. Il guaio è che alle acque nere di via Toscani si sommano quelle provenienti da piazza Alfieri. L’illuminazione è scarsa e ciò provoca problemi di sicurezza, gli argini in molti punti franano, la recinzione è fatiscente e poco sicura. «C’è il rischio di cadere dentro» dice Milanesi «e qui vivono anche dei bambini». Un luogo pericoloso per i piccoli e che invece è diventato un “parco giochi” per le nutrie, che qui hanno le loro tane. «Una volta un topo è entrato nel mio garage», racconta una condomina, «tra disinfestazione e piastrellamento cacciarlo via mi è costato caro».
Innumerevoli gli interventi da mettere a punto per il risanamento di questo lotto e per debellare una volta per tutte il degrado igienico-sanitario del corso d’acqua. «Per ora», dichiara Corrado Biondino, consigliere comunale del Pdl ed esponente del comitato, «ci accontenteremmo della pulizia dell’alveo». Stando a quanto comunicato dall’amministrazione sangiulianese, in questi giorni dovevano applicarsi dei dispositivi di sbarramento per mandare in secca il fondale del Redefossi, in vista della tanto sognata pulitura. «Mancano i fatti», risponde Biondino. «Da anni promettono senza mantenere, fissano scadenze senza rispettarle. Qui non abbiamo visto niente». E rilancia: «la volontà di sistemare il tratto che viene fatta trapelare dal vicesindaco Cristian Stefanoni ci è stata smentita da un tecnico del Comune, che ha partecipato a una riunione condominiale».
Il comitato non crede ci sia la volontà politica per affrontare il problema. «L’unica azione è stata tagliare tre alberi sulle sponde che rischiavano di cadere», dice Milanesi. E aggiunge: «hanno cominciato a novembre a sistemare una piazzola in prossimità dei nostri palazzi e, guarda caso, lo spazio si affaccia su via Roma». Non si scoraggia però il comitato che, per far conoscere la propria battaglia, progetta di presidiare la via Emilia.

Sara Marmifero