Lucia Salvato e Simone Greco spiegano perché non hanno appoggiato Luigia Greco

il primo, Lidya Andreotti Doria, si è occupata di verificare il bilancio del Comune, compito eseguito con riscontro positivo. Il secondo commissario a insediarsi è stato invece il viceprefetto, Francesca Iacontini, la quale dovrà fare le veci dell’Amministrazione, fino alle prossime elezioni. Uno dei problemi più spinosi che dovrà essere affrontato, sarà quello relativo alla questione Genia che, a seguito del commissariamento, rischierebbe di fallire, causando la perdita del lavoro per oltre cento dipendenti. «Il piano di rilancio di Genia – ha commentato Lucia Salvato, uno dei consiglieri del PD che non ha appoggiato Luigia Greco – non è mai stato presentato in Consiglio, per essere discusso. C’è stata una totale assenza di dialogo e non è mai stata data risposta alle domande presentate. Da un anno a questa parte la politica sangiulianese è morta. Nessun altro Sindaco ha mai attaccato così duramente l’Amministrazione precedente, di cui Greco stessa faceva parte in qualità di presidente di Rocca Brivio, e che tuttavia ha sempre operato scelte funzionali alla politica del PD. Spero che il Commissario operi affinché i posti di lavoro vengano messi in garanzia».«Nell'ormai ex Amministrazione - ha dichiarato Simone Greco, altro consigliere “dissidente” - erano presenti validi assessori, che hanno fatto di tutto per fare da collante fra il Sindaco e quella parte di maggioranza che si sentiva più trascurata, perché le sue proposte non venivano nemmeno prese in considerazione. Se fossi stato al posto del Sindaco, avrei ricompattato la maggioranza, cercando molto di più l’apporto di chi aveva già un passato amministrativo alle spalle. Confido nel lavoro del commissario e sono sempre più convinto del mio voto contrario. Se un giorno un lavoratore di Genia dovesse chiedermi spiegazioni in merito a ciò, gli direi che il suo Sindaco per mesi non ha parlato di Genia».

Alessandro Garlaschi