Via Trieste, i cittadini protestano per la costruzione di un complesso residenziale

Verrà costruito un complesso residenziale a uso sociale composto da 25 appartamenti, distribuiti su cinque piani per un’altezza di 28 metri. Un colosso che, secondo i firmatari di una lettera depositata in municipio, andrebbe a sovrastare i due caseggiati di via Manzoni, togliendo aria e luce ai loro condomini. Lino Baffetti, che ha dato il via alla protesta attraverso la missiva protocollata l’1 febbraio, a oggi non ha ricevuto risposte né dal sindaco né dagli assessori competenti. Ci indica dove sorgerà l’edificio, un “ecomostro” che coprirà dal sole il piccolo orto che per passione coltiva a pochi passi dall’area. «Nessuna trasparenza in merito al progetto, ci chiediamo se sia stata effettuata la Valutazione di impatto ambientale (Via). Si parlava di abitazioni per anziani, poi di case popolari per famiglie, ma con cinque nuclei per piano lo spazio sarà appena sufficiente per delle coppie». E aggiunge: «al posto della caserma doveva sorgere anche uno spazio pubblico con panchine e verde». Le planimetrie del futuro complesso, che Baffetti ci mostra, evidenziano però come la pianta della casa andrà a coprire gran parte del terreno, all’infuori di qualche sottile corridoio. Uno spazio forse più adatto ad un’aiuola che a un cortile. «Altro che sviluppo verticale, andranno pure sottoterra», lamenta Baffetti, riferendosi alla realizzazione, compresa nel piano, di un parcheggio sotterraneo. Gli scavi hanno già creato un inconveniente: la rottura di un tubo interrato del gas. Genia, che ha appaltato ma mantiene il ruolo di supervisione, allertata dalle segnalazioni dei residenti è accorsa a “rattoppare” la conduttura.

Sara Marmifero