All’Ortofin di Settala, un dipendente è licenziato e riassunto nel giro di un’ora

Diverse le versioni: secondo Ortofin si tratterebbe di un semplice errore formale dell’amministrazione, mentre per il sindacato Slai Cobas l’operaio, dipendente della cooperativa appaltatrice Nova Planet, sarebbe stato licenziato perché “colpevole” di aver convinto altri cinquanta colleghi a iscriversi al sindacato. «Come controparte sindacale, nella stessa giornata, siamo stati invitati a visitare lo stabilimento - spiega Aldo Milani di Slai Cobas. «I lavoratori sono comunque riusciti a ottenere dall’azienda il rispetto del contratto collettivo e delle norme di sicurezza e un’equa distribuzione dell’orario di lavoro». «In quel tardo pomeriggio – spiegano gli attivisti del Centro sociale Autogestito Vittoria di Milano, che hanno appoggiato l’iniziativa – dopo un’intera giornata di sciopero, i lavoratori della cooperativa Nova Planet e il comitato costituitosi per sostenerne le rivendicazioni hanno costretto le controparti padronali ad accettare le condizioni decise nella piattaforma di lotta. Il caso di Ortofin dimostra che la difesa dei propri diritti, nonché migliori condizioni di vita e di lavoro, possono essere ottenute solo attraverso l’unione contro ogni forma di sfruttamento».

Lorenzo Invernizzi