Muoia Sansone con tutti i Filistei

Muoia Sansone con tutti i Filistei. Questo sembra essere l’ordine di scuderia che da Arcore è stato inviato ai ministri del PdL, e a questo loro si sono rigorosamente attenuti dando subito le dimissioni e aprendo una crisi di Governo di cui si aveva da tempo sentore. Crisi di Governo che avrà pesanti ricadute economiche sul bilancio famigliare degli Italiani aggravando una situazione di disagio e di ristrettezze. Il Governo, proprio per mancanza di una maggioranza parlamentare, non è stato in grado di trovare delle contromisure che avrebbero permesso di evitare l’aumento di un punto di IVA.

Il problema non si ferma qui, infatti, in mancanza di un Governo non si potrà tradurre in legge il decreto per la cancellazione dell’IMU, termine massimo è il 28 ottobre e c’è forte il rischio che l’IMU debba essere pagata, il saldo, a dicembre. Il Codacons ha stimato in 349,00 euro per famiglia l’impatto economico per IMU e IVA. Risulta evidente, per chi non è schierato aprioristicamente, che la crisi di Governo è fortemente condizionata dalla situazione di Berlusconi. Di fronte ad una sentenza passata in giudicato l’operato di Berlusconi e del Pdl è nel superamento della stessa modificando le regole anche a costo di rovesciare le conseguenze delle proprie vicende personali sull’Italia e sugli Italiani. A questo punto tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento nonché i singoli Parlamentari sono chiamati ad una assunzione di responsabilità, perché oggi la scelta è essenzialmente tra due scenari: il primo prevede di andare a votare con il Porcellum, come saprete questa legge è in attesa di una sentenza della Consulta sulla sua costituzionalità, con il rischio concreto, vedesi i risultati odierni, che chiunque vinca si trovi in una situazione di ingovernabilità e quindi non in grado di mettere in campo azioni che possano portare l’Italia fuori dal guano odierno. Il secondo scenario prevede un esecutivo di scopo che possa fare quelle riforme per la ripresa dell’Italia: legge elettorale, legge di stabilità, riduzione del cuneo fiscale, revisione delle leggi Fornero, conflitto di interesse. Se fossimo in Paese normale non caratterizzato da partiti e rappresentanti degli stessi che si ergono a censori di tutti gli altri, questi sono solo alcuni degli argomenti che potrebbero essere messi sul tavolo di un esecutivo che abbia la capacità di guardare oltre gli interessi dei Partiti e dei singoli e abbia come stella polare il benessere degli Italiani. Oggi c’è chi chiama al voto o per interessi personali (Berlusconi) o per interessi di partito o movimento (Maroni, Grillo); andare oggi al voto provocherebbe una deriva che porterebbe il paese sull’orlo del baratro con ulteriore perdita di credibilità verso l’Europa. Vedremo nei prossimi giorni chi avrà la capacità di porre gli interessi generali davanti ai propri interessi di bottega.
A questo mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l'altra è ottenerlo. Questa seconda è la peggiore, la vera tragedia – Oscar Wilde
Moreno Mazzola
[email protected]