Vendere servizi online: come organizzarsi rispettando la legge?

Hai deciso di vendere servizi online? O magari si tratta di un’attività che svolgi già. Ebbene, in questi casi è essenziale conoscere la legge per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese.

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Le domande più comuni in questi casi sono:
Quali sono gli obblighi fiscali per poter vendere online?
È possibile avvicinarsi alla vendita online senza essere in possesso di una Partita IVA?
Andiamo subito a scoprire le risposte a queste domande, per non avere alcun tipo di problematica con il Fisco.

Cosa è richiesto per poter vendere online?

Prima di scoprire cos’è richiesto per vendere online, torniamo ad una delle domande più frequenti: è necessaria la Partita IVA?

Iniziamo con il dire che, nella maggior parte delle situazioni, è obbligatorio aprire la Partita IVA per avviare un’attività online. Infatti, questa diventa obbligatoria quando la tua attività è:
  • Professionale
  • Svolta in modo continuativo
Ebbene, solo il fatto di dover creare un sito web per vendere i tuoi servizi online è indice di attività continuativa e, di conseguenza, ti obbliga ad aprire la Partita IVA.

Tuttavia, dobbiamo prendere in considerazione anche le possibili eccezioni alla regola che possono esserci. Infatti, puoi vendere i tuoi oggetti usati online senza dover aprire la Partita IVA.
Si tratta dei casi in cui vendi su marketplace come Ebay o Subito.it.
In questi casi, non facciamo riferimento ad una vera e propria attività commerciale e, di conseguenza, vengono meno i requisiti della professionalità e dell’abitualità.

Ovviamente, quando le tue vendite online iniziano a diventare abituali, sarai obbligato ad aprire la Partita IVA.

In questo caso, ti consigliamo di rivolgerti ad un consulente fiscale che si occuperà di tutte le pratiche al tuo posto, in modo che tu possa concentrarti al 100% sul tuo lavoro.

Fiscozen si occupa proprio di questo! Con loro avrai anche diritto a ricevere una consulenza gratuita e senza impegno con un esperto fiscale.

Quali step devo fare per avviare la mia attività online legalmente?

Passiamo ad una seconda domanda molto frequente: quali step sono richiesti per poter vendere online?

Prima di tutto, come avrai capito, sarà necessario aprire la Partita IVA. Qui dovrai compiere delle scelte che condizioneranno i tuoi futuri guadagni, come quella sul codice ATECO oppure sul regime fiscale, tra ordinario e forfettario.

Nel caso della vendita online, l’ATECO sarà 47.91.10 – "Commercio al dettaglio di qualsiasi prodotto effettuato via internet”.

Successivamente, dovrai procedere con l’iscrizione al Registro delle Imprese e alla compilazione della SCIA, ossia la segnalazione certificata di inizio attività.

Infine, dovrai iscriverti all’INPS nella sezione relativa alla gestione commercianti. In questo modo, pagherai due tipologie di contributi:
  • Fissi, in misura indipendente dal tuo incassato
  • Variabili, in base a quanto incassi

Per vendere online devo rispettare la privacy degli utenti?

Ultimo punto, ma non per importanza: il rispetto della privacy.
Infatti, si tratta di un tema che non deve essere preso con leggerezza per evitare di rischiare sanzioni.

Nella maggior parte degli e-commerce vengono trattati alcuni dati sensibili degli utenti e, pertanto, è indispensabile aderire alla normativa sulla privacy imposta in questi casi, famosa anche come GDPR.

Per essere a norma devi informare i tuoi utenti su come verranno trattati i loro dati personali, come per:
  • Iscriversi al sito
  • Invio di comunicazioni di marketing
E così via.

Sei pronto a rendere il tuo e-commerce a prova di legge?