Calcio, Milan o Inter? Qual è la principale avversaria del Napoli?

Il campionato italiano di calcio è giunto alle battute finali già da diverse settimane e il Napoli è stato proclamato ufficialmente campione dopo 33 anni dall’ultima volta. Neanche il tempo di godersi la vittoria che i tifosi partenopei hanno iniziato subito a pensare alla prossima stagione, complice l’addio all’azzurro di Luciano Spalletti, che ha costretto la società a ripiegare su Rudi Garcia per cercare di dare continuità al progetto tecnico. Una bella gatta da pelare, anche perché vincere lo scudetto significa attirare su di sé molteplici sirene di mercato. Per Aurelio De Laurentiis sarebbe un successo anche solo riuscire a ripartire conservando la quasi totalità dell’organico.

Ad ogni buon conto, gli addetti ai lavori rimangono convinti del fatto che il Napoli possa aprire un ciclo duraturo. Anche la panoramica delle scommesse in Italia seguita a porre la squadra partenopea in primo piano, come se poco o nulla fosse cambiato nel mese di giugno. Ci sono però diverse avversarie che puntano alla vetta della classifica in Serie A, a maggior ragione dopo aver visto che il Napoli è riuscito a rompere l’egemonia del Nord che durava da più di un ventennio. La Roma è andata vicino al tricolore nel 2010 e la Lazio nel 2020, ma anche l’Atalanta è da tenere d’occhio nel novero delle potenziali outsider. Se si vuole provare ad indicare chi possa mettere i bastoni tra le ruote agli azzurri nel cammino verso un secondo scudetto di fila, allora non si può non citare l’Inter.

I nerazzurri hanno condotto un’ottima stagione, superando le più rosee aspettative. Già nel 2022 la formazione di Simone Inzaghi aveva portato a casa Supercoppa Italiana e Coppa Italia, ma quest’anno il “Biscione” si è distinto soprattutto in Champions League, perdendo per il rotto della cuffia la finale contro il Manchester City di Erling Haaland e Pep Guardiola. Anche di fronte al Napoli scudettato la rosa interista ha ben poco da invidiare, sebbene abbia perso negli ultimi giorni una pedina importante come Edin Dzeko, che ha scelto di proseguire la sua carriera al Fenerbahce. La partenza di Milan Skriniar è passata quasi in secondo piano, dal momento che Matteo Darmian e Francesco Acerbi hanno scavalcato rapidamente le gerarchie nello scacchiere di Inzaghi, rivelandosi più affidabili del previsto. A fine stagione, in virtù dei valori espressi sul campo, risultava a tratti straniante sapere di un’Inter a malapena terza in graduatoria.

Discorso diverso, invece, per il Milan, che è caduto in un lento declino dopo la conquista del campionato del 2022. Zlatan Ibrahimovic ha fatto perlopiù da comparsa negli ultimi mesi, prima di annunciare il suo ritiro dal calcio giocato. Il talento di Rafael Leao e la concretezza di Olivier Giroud non sono bastati per tenere il “Diavolo” in corsa per lo scudetto e solo grazie alla penalizzazione ricevuta dalla Juventus i rossoneri hanno potuto chiudere la Serie A al quarto posto, garantendosi la partecipazione alla prossima Champions League. Il futuro è un rebus: Paolo Maldini è stato silurato dai quadri dirigenziali del Milan creando sgomento persino tra i giocatori stessi; il club non ha mai avuto bisogno di vendere le sue superstar per fare cassa, eppure non ha saputo resistere davanti all’offerta di 80 milioni di euro da parte del Newcastle per Sandro Tonali. Non sono poche, quindi, le certezze che stanno venendo a mancare. La patata bollente passa ora al mister Stefano Pioli, già messo in discussione più volte nel corso dell’ultima annata.

Difficile pensare che la Juventus possa rimettersi facilmente in carreggiata e tornare a competere presto ai più alti livelli. Ciononostante, i bianconeri appaiono favoriti sui rossoneri nelle griglie di partenza del nuovo campionato. Insomma, di riffa o di raffa il Napoli resta ancora la squadra da battere, nonché quella che proverà a trasformarsi il meno possibile nel corso dell’estate. De Laurentiis è stato chiaro: con Victor Osimhen c’è già un accordo verbale per la permanenza e anche Khvicha Kvaratskhelia dovrebbe continuare a sposare il progetto azzurro, per quanto il georgiano ha offerto un rendimento davvero scarno nelle uscite più recenti. L’anno scorso il Napoli fu in grado di ovviare alle partenze dei vari Koulibaly, Insigne e Mertens senza battere ciglio, mentre stavolta non sono previsti esodi. C’è già un vantaggio importante, dunque.