Fibra ottica: no alla vendita della rete di proprietà provinciale, un bene pubblico strategico

Dal 2007 a oggi la Provincia di Milano ha predisposto la posa e l’interramento nelle condotte della rete fognaria di 75 Comuni di infrastrutture dedicate a ospitare cavi in fibra ottica di proprietà provinciale per circa 1500 km. Una rete realizzata con una tecnologia all’avanguardia, progettata e ideata da personale dell’ente, che ha portato in dote alla Provincia un enorme patrimonio di elevato valore strategico ed economico.

Ora il Centrodestra vorrebbe liquidare in un solo colpo tutto questo, semplicemente per fare cassa e sopperire alle errate previsioni di un bilancio approvato pochi mesi fa! Podestà predica bene ma razzola male. Come fa a giudicare frettolosa la vendita delle quote Sea e Serravalle da parte del Comune di Milano, mentre nel giro di pochi giorni decide di mettere in vendita un patrimonio di parecchi milioni di euro? Per salvaguardare l’intervento pubblico in settori strategici come la mobilità e la banda larga, sarebbe invece necessario un percorso condiviso tra Provincia e Comune, che consenta di mettere in campo soluzioni che non impoveriscano ulteriormente il patrimonio pubblico. Che indicazione hanno avuto i rappresentanti di Provincia e Asam che siedono in Sea e Serravalle? Di questo è urgente discutere. Se la Giunta non vuole adempiere ai propri doveri, saremo costretti a convocare in Consiglio o in Commissione i rappresentanti di queste importanti società. Il presidente Podestà deve peraltro ancora rispondere all’interrogazione del 14 giugno scorso in merito alla consulenza di ben 228 mila euro finalizzata proprio a valorizzare la rete in fibra ottica. È inammissibile che i Consiglieri non siano ancora in possesso degli esiti di questa consulenza, in possesso del Presidente già dal 29 novembre 2010!