I numeri marziani di "Nota democratica": quando comunicare non fa rima con informare

Cari lettori, dopo una nutrita serie di attacchi scritti da parte del periodico “Nota”, ci corre l’obbligo di informarvi circa la falsità delle informazioni messe nero su bianco a pagina due dell’ultimo numero distribuito. Nell’articolo dal titolo “7 giorni: quanto ci costi!” l’autrice, in bella evidenza e in grassetto, indica che il Comune di Peschiera avrebbe speso per la comunicazione istituzionale pubblicata sul nostro periodico nel periodo gennaio 2012 – giugno 2014 (sic!) la somma di euro 120.000 circa.

Si tratta di un “circa” lontano anni luce dalla realtà. Infatti, se l’autrice avesse voluto informare correttamente i lettori avrebbe potuto consultare i due verbali di aggiudicazione seguenti le gare d’appalto (facilmente reperibili da chiunque sul sito www.peschieraborromeo.com e che pubblichiamo ai seguenti due link: Aggiudicazione 2012 e Aggiudicazione 2013) nei quali si riporta nero su bianco un totale di euro 48.868,40 oltre Iva.
Poi, se si vuol proseguire a fare i ragionieri, tale cifra è da suddividersi per complessive 72 uscite nel periodo esaminato con un costo medio a uscita di 678,72 oltre Iva, ben diverso da quello riportato nell’articolo. Ma anche qui, il mero calcolo ragionieristico utilizzato da “Nota”, utile a mistificare e a stupire il lettore, non tiene conto dei servizi aggiuntivi previsti dal bando di gara, e cioè:
- la composizione grafica dei contenuti della pagina istituzionale;
- la realizzazione di video promozionali per iniziative a scelta dell’Amministrazione comunale,
- la creazione di una pagina internet ad hoc sulla quale pubblicare in tempo reale le notizie ricevute dal Comune,
- un archivio on-line di tutte le pagine di comunicazione istituzionale,
- la messa in onda radiofonica di un bollettino informativo.
Anche queste sono informazioni facilmente reperibili sul sito del Comune.
Tra le altre cose, nel citato articolo, si parla di “affidamenti pubblicitari annuali” tralasciando di dire che tale affidamento non ha alcunché di discrezionale essendo sottoposto a gara d’appalto. Poi, una nota di metodo. Un conto è criticare la scelta di un’Amministrazione comunale circa i mezzi scelti per promuovere presso la cittadinanza le informazioni sui servizi e sulle decisioni; diverso è criticare la linea editoriale di un giornale, il nostro, che su alcune vicende peschieresi la pensa in maniera diametralmente opposta a “Nota”. Mettere insieme le due cose attaccando e tentando di screditare una testata che da più di 10 anni racconta ed è memoria storica del territorio, scrivendo tra le righe che il Comune non ha i soldi per l’assistenza sociale ma li ha per 7 giorni, è di basso profilo. Concedeteci in chiusura un dubbio. “Nota” avrebbe preso la stessa posizione polemica rispetto agli altri partecipanti alle gare d’appalto, magari più congeniali come linea editoriale, ma sicuramente più cari? Non siamo stati gli unici a partecipare alle gare d’appalto e, se abbiamo vinto, è perché abbiamo offerto il servizio richiesto a prezzi ben più contenuti rispetto alla concorrenza.


Aggiudicazione 2013