I risultati referendari hanno parlato chiaro: adesso le Istituzioni devono concretizzare la volontà popolare


La vittoria per il “si” ai referendum rappresenta un risultato straordinario. Nonostante i tentativi di boicottaggio e l’invito a disertare le urne giunto da esponenti di PDL e Lega, da Berlusconi a Bossi passando per Podestà, i cittadini hanno dato un chiarissimo segnale che boccia nettamente il governo, le sue politiche neoliberiste e il suo Premier. Dannose sono state giudicate le politiche regionali del presidente astensionista Formigoni sull’acqua e le privatizzazioni striscianti che hanno moltiplicato sperperi, società e poltrone.
Noi, che da tempo ci battiamo per la difesa dei beni comuni, per l’ambiente e per la tutela della salute dei cittadini, non possiamo che esprimere la nostra gioia per i risultati usciti oggi dalle urne.
Un trionfo della partecipazione e della democrazia. Gli elettori hanno dato un segnale chiaro: l’acqua deve restare pubblica, in Italia mai più nucleare e la legge deve tornare a essere davvero uguale per tutte e tutti. Da qui indietro non si torna. PDL, Lega e tutti quanti nella politica e nel Paese ne prendano atto.
La partecipazione popolare e il coinvolgimento diretto delle cittadine e dei cittadini nella gestione dei servizi pubblici vanno organizzati e devono proseguire. Istituzioni, cittadini, comitati, il popolo della rete, associazioni e partiti devono applicare una politica pubblica alternativa a quella vista fino a oggi e corrispondente a quanto deciso dalla sovranità popolare.