Lavoratori esodati

Si sappia che è stata la Lega Nord a sollevare in tutte le sedi, in tutte le Commissioni Parlamentari ma anche in Aula alla Camera, e più volte anche in tutte le altre sedi, lo ha fatto con numerosi interventi, il problema dei lavoratori esodati, cioè coloro che dovevano andare legittimamente in pensione e ora, grazie ai titolari di Cattedra, i professori di Governo non eletti da alcuno, la Lega Nord non può più farlo.

Nel frattempo i nostri lavoratori prossimi alla pensione sono rimasti senza lavoro e senza stipendio. Ne abbiamo sentite molte, ma quali sono state le ipotesi allo studio del Governo? Abbiamo tanto sperato che non avessero previsto un aumento del costo del lavoro che è già tra i più alti d'Europa. In merito agli esodati e all’intervento del Potere, veramente non siamo assolutamente soddisfatti. Ricordo con insistenza che questi sono lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e non percepiscono alcuno stipendio. Qual è l'equità che viene decantata come Autorità? Loro lo hanno già dimostrato anche con l'imposta municipale unica: è uscito in questi giorni. I cittadini si stanno accorgendo infatti che è proprio in questi giorni che dovranno pagare 11 miliardi delle proprie risorse, dei propri soldi al Governo, denari che non andranno ai Comuni e anche in questo caso è stato dimostrato che questi lavoratori sono trattati  come lavoratori di serie B; attenzione poi che non si parla di 60.000, ma di 350.000 individui. Si capisce che le risorse sono insufficienti, ma certamente non si deve andarle a cercare aumentando la contribuzione magari degli artigiani, dei commercianti, di quelli che già pagano le tasse.  Voglio puntualizzare anche che è estremamente evidente il fatto che non si è d'accordo neppure all’interno, neppure tra i ministri e tra i loro sostenitori. Il sottosegretario all'economia propone di rivedere gli accordi, ma al Ministro Fornero non piacciono queste misure a favore dei lavoratori e l'ha dimostrato anche con l'articolo 18. Concludo con quello che mi succede in questi giorni: ho incontrato ai gazebo al mercato proprio alcuni di questi lavoratori e molti dei loro familiari e penso che sia una vera tragedia, una tragedia per una persona che perde il posto di lavoro e deve andare dal sindaco o ai Servizi Sociali a chiedere le risorse magari per poter andare avanti fino al giorno in cui arriverà alla pensione!

Domenico Facchi