Piazza Fontana, 12 Dicembre 1969, Milano non dimentica la “madre di tutte le stragi”

«Le istituzioni sono presenti, certo, ma i cittadini, soprattutto le nuove generazioni, non hanno ricevuto il giusto racconto e la trasmissione della vera controinformazione sulla nostra Storia passata… »

Credits Foto @Mianews

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Milano 12 dicembre 2023. È partito da piazza Scala il corteo per il 54° anniversario della strage di piazza Fontana con il grido: "Viva l'Italia antifascista" che si è levato dalla folla. Presenti tra gli altri il sindaco Giuseppe Sala, il segretario Provinciale dell'Anpi Roberto Cenati, il segretario della Camera del Lavoro di Milano Luca Stanzione. Un centinaio le persone in corteo. Tanti i partecipanti dell'Anpi, che portano sulle spalle la bandiera dell'Italia con la scritta Anpi. Nel corteo anche PD, Rifondazione Comunista, CGIL, Uil e Arci con le loro bandiere. Diversi stendardi dei vari comuni limitrofi a Milano, come Rho, Cinisello Balsamo, Paderno Dugnano, San Donato Milanese.

Qualche minuto prima delle 16.37, ora in cui esplose la bomba, due corone, una con i fiori rossi, l' altra con fiori gialli, sono state deposte in piazza Fontana, davanti alla Banca nazionale dell' agricoltura per il 54° anniversario della strage di piazza Fontana, avvenuto il 12 dicembre 1969. A deporle, il sindaco Giuseppe Sala, il Segretario Provinciale dell'ANPI Roberto Cenati, il prefetto Claudio Sgaraglia e Sergio Cofferati. (MIANEWS)

54° anniversario della Strage di Piazza Fontana, Milano ricorda le vittime della strage avvenuta il 12 dicembre 1969, nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura, per mano del gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo e nella quale morirono 17 persone e 88 rimasero gravemente ferite. Ci ritroviamo in quella piazza che ricorda la “madre di tutte le stragi”, e ogni anno, purtroppo, la coscienza è sempre più offuscata dalla mancanza di consapevolezza e di attenzione su ciò che il nostro Paese ha subito durante il percorso della sua vita democratica. Le istituzioni sono presenti, certo, ma i cittadini, soprattutto le nuove generazioni, non hanno ricevuto il giusto racconto e la trasmissione della vera controinformazione sulla nostra Storia passata…

Milano non dimentica la “madre di tutte le stragi”, nella quale, il 12 dicembre 1969, persero la vita 17 persone, in seguito allo scoppio di una bomba che devastò e provocò un grande cratere nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura. (In piazza ormai da decenni, resta sul muro la vecchia insegna della banca, sotto la quale è ubicato un nuovo istituto bancario che ha preso il suo posto). La strage di Piazza Fontana ha aperto nel nostro Paese, quella che verrà definita la “strategia della tensione”, degli anni ’70. Dal giorno dei funerali, ogni anno, migliaia di milanesi, ricordano le vittime, compreso l’anarchico Giuseppe, Pino Pinelli, considerato la 18esima vittima di Piazza Fontana. A molti italiani ma soprattutto al racconto della Storia italiana del ‘900, piacerebbe conoscere pienamente la verità, (che alla fine, si conosce bene) per una strage che ha visto chiudere la storia giudiziaria dieci anni fa, ma che continua a essere oggetto di studi e ricerche parallele, per un giusto e dovuto approfondimento. Le indagini e la serie di processi conclusi con l’ultimo nel 2005, hanno dapprima seguito la pista anarchica (rivelatasi priva di fondamento) e poi la pista dell’eversione nera e dei servizi segreti. La sentenza della Cassazione del 27 gennaio 1987, assolse dall’accusa di strage gli estremisti di destra facenti parte di Ordine Nuovo (Franco Freda e Giovanni Ventura) e condannò solo degli esponenti dei servizi segreti per depistaggio. Il 24 febbraio del 2000 iniziò un nuovo processo che si concluse nel 2005, con la sentenza che stabilì che la strage di Piazza Fontana fu realizzata da un gruppo affine a Ordine Nuovo, (capitanato da Freda e Ventura, non più processabili perché assolti nel precedente processo del 1987). Non vi è stata una sentenza di condanna l’acquisizione di una verità storica: quella di Piazza Fontana fu una strage neofascista. 

Alle ore 20, nella Sala Puccini del Conservatorio di Milano, avrà luogo un concerto in memoria delle vittime della strage con musiche di Schumann, Brahms e Martinu eseguite dal duo Kimé composto da Alessandro Mauriello, al violoncello, e Gianluca Terruli, al pianoforte. Il concerto offerto dal Conservatorio di Milano alla città è gratuito fino a esaurimento posti con registrazione a [email protected] .

Ketty Carraffa
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