Prete milanese accusato di prostituzione minorile, Lorenzo Annoni: « Triste e imbarazzante situazione»

Don Alberto Lesmo era già noto agli esponenti democristiani milanesi per essere un sacerdote atipico con una forte propensione alla politica

Lorenzo Annoni

Lorenzo Annoni CDU, Cristiano Democratici Uniti

«Un prete...comunista»

Il Nuovo CDU milanese (Cristiani Democratici Uniti) tramite una nota stampa interviene sui recenti fatti di cronaca accaduti nella Diocesi di Milano dove un sacerdote è stato indagato per prostituzione minorile. Infatti il cardinale Angelo Scola ha comunicato l’allontanamento forzato dell’attuale parroco di Santa Marcellina, a Baggio, e in passato coadiutore dell’oratorio di santa Maria del Suffragio, in Zona 4, per molti anni. Don Alberto Paolo Lesmo è infatti indagato per il reato di prostituzione minorile aggravato dalla sua posizione clericale al momento dello svolgimento dei fatti. «Il suo orientamento politico – dichiara Lorenzo Annoni, esponente del Nuovo CDU - poi era già ben noto a molti frequentatori della diocesi che lo collocano come punto di riferimento del Partito della Rifondazione Comunista. In particolare, in occasione delle elezioni comunali del 2001 ci furono tra il presbitero in questione e un giovane membro del consiglio parrocchiale di Santa Maria del Suffragio delle discussioni molto accese per divergenze politiche: il primo era sostenitore di estrema sinistra, il secondo invece aveva deciso di candidarsi nella lista CCD-CDU per il consiglio di Zona 4. Mentre quest’ultimo cercava di raccogliere voti nel quartiere con l’aiuto degli amici di partito, alcuni parrocchiani, sostenuti e motivati proprio dal presbitero, hanno fatto di tutto per osteggiarlo. Erano infatti – continua Annoni – più interessati a tutelare la sinistra che a ricercare il bene comunitario nel rispetto delle rispettive opinioni politiche e della comune fede religiosa e ora, alla luce di quanto accaduto, fa strano ripensarci…». Alla fine del comunicato stampa l’esponente del CDU conclude così «Si spera che questa triste e imbarazzante situazione si possa risolvere senza che il ministero sacerdotale venga infangato un'ulteriore volta, visti i già troppi casi in giro per il mondo. In ogni caso noi facciamo nostro il consiglio della Diocesi, ossia quello di offrire spiritualmente la sofferenza causata da questo scandalo e di restare uniti intorno al Mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo da poco celebrato».