Paullese, siamo di fronte all’ennesima farsa: è inaccettabile che il completamento dei lavori sia sotto scacco dei fondi Tem

Siamo innanzi all’ennesima farsa. I lavori, che hanno un ritardo di almeno vent’anni e che devono essere completati subito e in sicurezza, vengono invece subordinati ai conti farlocchi delle società della galassia Tem. Su 57 milioni necessari ai lavori, infatti, solo poco più della metà vengono finanziati da Regione Lombardia che, nonostante le cifre contenute occorrenti, probabilmente ha dilapidato tutto in corruzione e sprechi. Regione e Provincia di Milano, targate Pdl-Lega, non hanno il coraggio di chiedere nulla al Governo, che ha tagliato tutti fondi a suo tempo stanziati, in linea con la scure che “lorsignori” hanno calato sul trasporto pubblico, sui pendolari e sugli investimenti per le metropolitane. Occorre completare il primo lotto a regola d’arte con l’adeguamento dei parcheggi e l’eliminazione dei semafori a San Donato e proseguendo da Pantigliate, chilometro dopo chilometro, comprendendo e non saltando il ponte sull’Adda. Le istituzioni pubbliche hanno il dovere di completare le opere pubbliche e devono far rispettare le leggi e le regole a tutti, compreso Tem Spa. Tem Spa che in questi giorni, con arroganza, sta gravemente danneggiando il nostro territorio, portando avanti sondaggi e trivellazioni, introducendosi nelle proprietà senza averne alcun titolo, danneggiando gli agricoltori e i piccoli proprietari che subiscono la vergognosa beffa di perdere le loro coltivazioni, con la conseguente perdita economica. Non basta lavarsi la coscienza affidando ai Corrieri in Bicicletta la consegna della corrispondenza in nome di una fantomatica green economy quando la Tem, che va assolutamente bloccata, distruggerebbe 47mila ettari di parco e di agricoltura e quando è da dieci anni che munge risorse pubbliche senza fare assolutamente nulla di utile.