“Madre Teresa” il musical della Compagnia teatrale della Parrocchia di Mezzate illumina il carcere di Opera

Elisabetta Cipollone ha coinvolto una folta delegazione di Peschiera Borromeo, nel progetto “Sicomoro”

La compagnia teatrale all'ingresso della Casa Circondariale

La compagnia teatrale all'ingresso della Casa Circondariale

Il Progetto Sicomoro fa incontrare vittime e autori dei delitti

Nel pomeriggio di Domenica 15 maggio, nel carcere di massima sicurezza di Opera, il messaggio di amore di Madre Teresa è stato portato dalla Compagnia teatrale della Parrocchia di Mezzate direttamente a 300 detenuti, nell’ambito dell’ambizioso progetto Sicomoro . Esso punta ad un inserimento nella realtà carceraria che non si fermi a considerare la deriva morale e culturale del detenuto, ma parta dalla sua condizione di uomo a cui offrire una possibilità di vero riscatto e di proficuo reinserimento nelle nostre comunità civili. I carcerati incontrano le vittime, confrontandosi in un percorso di reciproca immedesimazione e conoscenza. Il progetto Sicomoro è stato sviluppato all’interno del carcere di Opera, fortemente voluto dal direttore del carcere Giacinto Siciliano, ha trovato in Elisabetta Cipollone, una valida ambasciatrice, che con la sua grande carica emotiva ha saputo coinvolgere la comunità di Peschiera Borromeo in una grande opera di misericordia cristiana. Infatti la mamma dello scomparso Andrea De Nando, il giovare ragazzo di Peschiera Borromeo, investito e ucciso il 29 gennaio 2011 mentre insieme al fratello gemello attraversava la strada all’uscita dell’oratorio, nel suo percorso spirituale ha trovato delle forti motivazioni in questo progetto. Insieme ad un gruppo di amici che ha coinvolto giorno dopo giorno, è stata capace di ampliare e sviluppare nuove iniziative in seno al progetto Sicomoro . Lo spettacolo autoprodotto dalla vivace parrocchia peschierese è andato in scena in uno dei più grandi carceri d’Europa, che ospita anche una speciale sezione di massima sicurezza con i detenuti nel regime del articolo 41bis.
«Dietro a me – dichiara Elisabetta Cipollone sui social -  agli attori tutti e alla stessa regista dello spettacolo , un'altissima regia. Quella di Andrea , che in un concatenarsi incredibile di eventi ha mosso i nostri fili e ha coordinato ogni azione. Io, piena di odio, entro in carcere la prima volta con Marcella che mi propone 8 incontri con i detenuti. E poi ancora io che accetto spavalda pensando non ci fosse occasione migliore per vomitare addosso ad autori di reato tutta la mia rabbia. E ancora io che abbasso ogni difesa quando incontro gli occhi e le lacrime di alcuni detenuti. E  poi, l'idea di Paola,  affascinata ed entusiasta dei miei racconti su questa esperienza, di portare il musical direttamente in carcere . Ciro che viene a pregare sulla tomba di Andrea in permesso dopo 36 anni di reclusione. E poi ancora Paola che in carcere e su 1400 detenuti incontra e viene aiutata per il montaggio e le scenografie dagli stessi detenuti con i quali avevo affrontato il progetto Sicomoro. E poi, ultimo , la rappresentazione che va in scena proprio oggi che il Papa a Roma consacrerà le ostie preparate da Ciro in carcere . Una regia -  conclude Cipollone - complicata ed ingarbugliata che solo dall'alto o da non so dove poteva essere pensata così perfettamente».

Preghiera di San Francesco d'Assisi

Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa ch'io porti amore,
dove è offesa, ch'io porti il perdono,
dove è discordia, ch'io porti la fede,
dove è l'errore, ch'io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.

Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè:

Se è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.


Amen.