Peschiera, la famiglia peschierese rimasta senza casa chiede udienza al Sindaco, vengono ricevuti solo dai Servizi Sociali, per ora nessuna soluzione

L’Assessore al Welfare Rossetti fa sapere che: «Quando il giornalismo tornerà ad essere 'buon giornalismo', informandosi prima di scrivere articoli che strumentalizzano situazioni di vera o presunta difficoltà, forse il nostro Paese e il nostro Comune ricominceranno ad essere un posto migliore»

La famiglia Jaghl , si è ricongiunta in Italia nel 2013 a seguito dello scoppio della guerra in Siria

La famiglia Jaghl , si è ricongiunta in Italia nel 2013 a seguito dello scoppio della guerra in Siria Usufruiscono della Protezione internazionale come rifugiati. La prima figlia frequenta le scuole superiori a Milano, gli altri tre figli l'Istituto Montalcini di Peschiera Borromeo.

L'auto nella quale dorme Yahia Jaghl, 55 anni siriano da 27 anni in Italia

L'auto nella quale dorme Yahia Jaghl, 55 anni siriano da 27 anni in Italia

Peschiera Borromeo, 26 gennaio 2023. Dopo un’altra notte passata in macchina, Yahia Jaghl il padre di famiglia la cui storia abbiamo raccontato ieri, questa mattina di buon ora con la sua famiglia si è recato presso il Comune di Peschiera Borromeo intenzionato a incontrare il Sindaco. Dopo aver comunicato al ricevimento le proprie intenzioni, si sono accomodati nella sala di attesa aspettando con pazienza. Yahia Jaghl che ha lo status di protezione internazionale con permesso di soggiorno di lungo periodo essendo in Italia dal 1996, insieme alla moglie Ayat Basbous, la figlia maggiore Sara (15 anni), la seconda figlia Sana (13 anni) insieme a Kadisha e Mohamed i due gemelli più piccoli  (9 anni), con estrema compostezza e con una grande dignità hanno aspettato, ribadendo il fatto che non sarebbero andati via senza aver visto il Sindaco o in alternativa il Vicesindaco. Nel frattempo Mohamed si è sentito male, il ragazzo che frequenta la Scuola Montalcini di Peschiera Borromeo insieme alla sua gemella, è molto cagionevole di salute. Il padre lo ha portato subito dal pediatra che ha lo studio proprio davanti al Comune, mentre il resto della famiglia ha continuato ad attendere in Municipio. La famiglia gira con una valigetta di medicinali al seguito per via delle frequenti crisi del ragazzo. Alla fine sono stati convinti a incontrare due funzionari dei Servizi Sociali che come ci ha riferito Yahia, hanno combinato un appuntamento con l'assessore ai Servizi Sociali Rossetti per lunedì prossimo, spendendosi nel frattempo per cercare una soluzione abitativa. Il fatto sta, che questa sera la famiglia sarà ancora divisa, e che Yahia finito il suo lavoro dormirà ancora una volta in macchina. Nel pomeriggio arriva una nota stampa dell’Assessore ai Servizi Sociali Beatrice Rossetti che recita testuale: «Sono molto dispiaciuta da quello che il signor Yahia ha dichiarato alla stampa gettando fango mediatico sull'Amministrazione e sull’operato dei Servizi Sociali. Il signor Yahia è un lavoratore a tempo indeterminato con uno stipendio medio di 2000 euro mensili. Dall'Amministrazione ha ricevuto moltissimo aiuto negli anni vista la situazione famigliare: è infatti in carico ai Servizi Sociali dal 2014; ha avuto fino a oggi, come previsto dalla legge, contributi economici per il sostentamento famigliare. Dal qualche anno ha trovato lavoro a tempo indeterminato e ne siamo felici, ha comunque partecipato ai contributi pubblicati sul sito per l’aiuto al pagamento delle utenze. Ha partecipato al bando per le case popolari ed è stato supportato nella presentazione della domanda di partecipazione. Come tutti sanno è il portale regionale che indirizza la tipologia di casa per la quale è possibile fare la domanda, e quindi devo precisare che non abbiamo margine di discrezionalità sulla tipologia di casa o sull’assegnazione. Noi possiamo intervenire unicamente con gli strumenti che il Comune ha con una valutazione, nel rispetto di tutte le persone che sono in difficoltà e soprattutto nel rispetto delle normative. Quando il giornalismo tornerà a essere 'buon giornalismo', informandosi prima di scrivere articoli che strumentalizzano situazioni di vera o presunta difficoltà, forse – conclude l'assessore comunale - il nostro Paese e il nostro Comune ricominceranno a essere un posto migliore».
Dichiarazioni che lasciano di sasso, dato che Yahia Jaghl ha chiesto un aiuto con estrema educazione, non ha gettato fango su nessuno, anzi nel nostro articolo d'ieri abbiamo anche riportato le sue dichiarazioni che davano merito ai Servizi Sociali di aver dato la disponibilità a erogare un aiuto economico per ottenere un contratto di locazione. Noi di 7giorni abbiamo raccontato la storia di una persona che dorme in macchina in pieno inverno in uno dei comuni più ricchi d'Italia, la cui numerosa famiglia è divisa e ospite a casa di amici. Abbiamo raccontato la storia di una famiglia disperata perché divisa, i cui figli vanno nella stessa scuola dei nostri figli. Una famiglia sfortunata che per varie vicessitudini ha perso la casa. Lo abbiamo fatto in presa diretta, senza per altro puntare il dito contro nessuno. Ma evidentemente per l’assessore Rossetti è più importante dare lezioni fuori luogo di 'buon giornalismo', piuttosto che dimostrare empatia e solidarietà a questa famiglia che sta vivendo terribili momenti. Siamo confortati dal fatto che questa famiglia sia stata presa in carico dai servizi sociali fin dal 2014, e se in questi anni ha usufruito dei sostegni economici enunciati dall’Assessore Rossetti, evidentemente ne aveva diritto, non ha rubato nulla.
Giulio Carnevale