Rapporto globale sulla telefonia mobile in Italia

L’Italia è un paese che ama la comunicazione, la connessione, la condivisione. Una nazione che ha fatto della telefonia mobile uno strumento indispensabile per la vita quotidiana, per il lavoro, per il tempo libero. Lo stivale ha saputo adattarsi alle sfide e alle opportunità del mercato globale, con una dinamicità e una creatività uniche. Ecco quali sono le ultime tendenze, le novità e le sfide che attendono gli operatori e gli utenti.

Telefonia mobile: la situazione in Italia

L’Italia è uno dei paesi più avanzati al mondo per quanto riguarda la diffusione e l’utilizzo della telefonia mobile. Come riportato nei dati di GSMA Intelligence su dispositivi mobili, le connessioni in Italia erano equivalenti al 132,6% della popolazione totale nel gennaio 2023. Questo significa che ogni italiano ha in media più di un dispositivo mobile, tra smartphone, tablet, smartwatch e altri gadget. 

Il numero di connessioni mobili in Italia è aumentato di 200 mila (+0,3%) tra rispetto all'anno precedente, dimostrando una stabilità e una solidità del mercato, nonostante la crisi economica e sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19. Il Belpaese è anche uno dei paesi leader in Europa per quanto riguarda la copertura e la velocità della rete mobile, con il 99,9% della popolazione coperta dalla rete 4G e il 44,8% dalla rete 5G, secondo i dati di Ookla.

La competizione nella telefonia mobile nostrana

La telefonia mobile in Italia è anche un settore molto competitivo e dinamico, in cui gli operatori si contendono le preferenze e la fedeltà degli utenti, offrendo tariffe, servizi e promozioni sempre più convenienti e personalizzati. Negli ultimi anni, il mercato italiano ha visto l’ingresso di nuovi operatori, come Iliad, che hanno portato una ventata di innovazione e di sfida, mettendo in discussione il dominio dei tradizionali operatori, come TIM, Vodafone e WindTre. Il brand francese è l’operatore che ha fatto registrare la crescita più consistente: +0,9 punti di quota del mercato rispetto agli anni precedenti.

I tre colossi; TIM -0,6%, Vodafone e Wind entrambi -0,5, hanno annoverato invece percentuali negative, tuttavia stando ai dati AGICOM sono ancora gli operatori di telefonia mobile con più clienti in Italia.  Si conferma altresì il trend degli utenti che passano da un operatore all’altro, con WindTre che è quello che ha perso più clienti. Questo fenomeno è favorito dalla possibilità di effettuare la portabilità del numero in modo semplice e veloce, grazie al sistema MNP (Mobile Number Portability). Gli utenti, infatti, sono sempre più attenti e informati su come risparmiare, e cercano di scegliere l’offerta più adatta alle loro esigenze e al loro budget, confrontando le varie proposte disponibili sul mercato. 

Aumenti tariffari e dibattiti: impatti e reazioni

Uno degli aspetti più controversi e criticati della telefonia mobile è quello dei rincari automatici collegati all’inflazione in Italia . Si tratta di aumenti delle tariffe applicati dagli operatori in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo, che vengono comunicati agli utenti con un preavviso di almeno 30 giorni. Questa pratica è stata introdotta nel 2018, dopo che l’AGCOM aveva imposto agli operatori di adeguare le loro offerte alla normativa europea sul roaming, che prevedeva la fine dei costi aggiuntivi per le chiamate, i messaggi e i dati effettuati all’interno dell’Unione Europea. 

Gli operatori, per compensare la perdita di ricavi derivante dalla fine del roaming, hanno deciso di applicare gli aumenti legati all’inflazione, sostenendo che si trattava di una misura necessaria per garantire la qualità e l’innovazione dei servizi. Tuttavia, questa pratica è stata contestata da molti utenti e da alcune associazioni di consumatori, che l’hanno ritenuta ingiusta e lesiva dei diritti dei clienti. Infatti, gli utenti si sono visti aumentare le loro bollette senza averne tratto alcun beneficio, e senza poter recedere dal contratto senza penali. Inoltre, gli aumenti sono stati applicati anche a offerte che erano state pubblicizzate come “a vita” o “senza sorprese”, creando confusione e frustrazione tra gli utenti. Alcune associazioni di consumatori, hanno avviato delle azioni legali contro gli operatori, chiedendo il rimborso degli aumenti e il rispetto dei contratti.