San Donato, SandoCalling, la chiave dell'animazione territoriale

Svariate attività che spaziano dagli incontri con autori e fumettisti, a serate di cineforum con proiezioni anche in lingua originale fino ad arrivare a momenti di musica live sia per ragazzi che per bambini

«È bello vedere come dei giovani riescano a creare cosa buone»

Nasceva nel 2012 , dall’unione d’idee di giovani studenti  dell’istituto Primo Levi di San Donato, SandoCalling. Associazione apolitica e no profit avente, come motore di ogni suo lavoro, la salda volontà di diventare la chiave di un’animazione territoriale basata su arte e cultura, attraverso una realizzazione autofinanziata e volontaria di progetti  che sono il frutto del confronto di idee ed esperienze. Da Ottobre 2016 i ragazzi hanno ottenuto, attraverso un bando comunale, una propria sede fissa sita in via unica Bolgiano e, ad oggi SandoCalling, conta circa una cinquantina di tesserati compresi in una fascia d’età che va dai 18 ai 28 anni circa.

Tanto è l’impegno messo in campo dai giovani dell’Associazione per dar vita a svariate attività che spaziano dagli incontri con autori e fumettisti, a serate di cineforum con proiezioni anche in lingua originale fino ad arrivare a momenti di musica live sia per ragazzi che per bambini. Di grande importanza è stata, inoltre, la collaborazione che si è venuta a creare con l’amministrazione comunale, la quale ha chiesto spesso il supporto di SandoCalling per l’organizzazione di taluni eventi in città. Tante sono state le persone che nel corso di questi anni di attività hanno voluto prendere parte agli eventi, talvolta anche estremamente innovativi e moderni, creati da questa Associazione.

«Risulta particolarmente difficile identificare la nostra Associazione e il suo impegno, - hanno affermato Chiara e Luca, membri attivi di SandoCalling -  forse perché il confronto delle esperienze di ognuno di noi ci porta a organizzare attività con svariati temi differenti. Si potrà certamente dire che siamo multiforme. Vogliamo dare voce a quelle generazioni talvolta poco ascoltate ed ora è bello vedere come dei giovani, con poche risorse ma con tanta voglia di fare, riescano a creare cosa buone».