Tangenziale Est Esterna: per bloccare l’approvazione del progetto definitivo mobilitazione a otranza e ricorsi

La grande partecipazione popolare all’assemblea del movimento No Tem, promossa dal Presidio permanente Martesana e dal Comitato No Tem-Si Metro, che si è tenuta il 18 marzo, presso la Cascina Bragosa a Pessano con Bornago, è il segno concreto della vitalità e della costruzione di un'alternativa possibile alla Tem e alle autostrade. Non c'è più un minuto da perdere. Bisogna che entro fino aprile fiocchino tanti ricorsi per bloccare l’approvazione del progetto definitivo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 marzo, che ha respinto tutte le osservazioni e contiene violazioni di sostanza e di forma inaccettabili. Nelle prossime settimane va promossa una mobilitazione capillare di massa, pacifica e sempre più estesa, che contesti la cancellazione di ogni intervento sul trasporto pubblico locale, rivendicando lo spostamento di tutte le risorse sugli investimenti per il ferro (MM3 a Paullo e MM2 a Vimercate), la conclusione dei cantieri in corso (ad esempio sulla S.P. Paullese), la sistemazione della viabilità esistente (ad esempio sulla S.P. Cerca, l’ampliamento del parcheggio MM San Donato, l’interramento della S.P. Rho-Monza) e tenga vive le richieste dei pendolari di avere nuovi mezzi di trasporto, abbonamenti equi e condizioni accettabili di viaggio. Per questo è assolutamente legale impedire l’apertura dei cantieri della Tem per difendere la salute e la vita di intere zone mentre, invece, è illegale procedere burocraticamente nel dispregio di tutti gli accordi precedenti. Dal basso emerge la speranza di interrompere lo sfascio e di affrontare la crisi con un nuovo modello di sviluppo e senza privatizzazioni selvagge, affinché il trasporto pubblico rappresenti il presente e il futuro delle nostre comunità.