Continuano i test nucleari Usa, i media non ne parlano

I dati di questi test vengono usati dai militari per verificare che le testate nucleari esistenti si possano ancora usare senza sorprese. Fanno esplodere minime quantità di uranio presenti negli armamenti immagazzinati nei silos, in questo modo testano l’efficienza. Quindi in totale sprezzo dei trattati contro il prolificare del nucleare, aggirano i divieti. Inoltre nonostante tutte le rassicurazioni sulla sicurezza per l’ambiente di questi test (alzi la mano chi ci crede), gli Stati Uniti non hanno consentito l'accesso degli ispettori internazionali al suo sito test. Quindi da una parte la voce grossa che gli stati canaglia che sviluppano il nucleare e dall’altra continue verifiche sugli armamenti posseduti.

Basti pensare che la NNSA, l’agenzia governativa che ha svolto il test nel deserto del Nevada, fondata dal Congresso nel 2000, è un agenzia all'interno del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ed è responsabile della sicurezza nazionale attraverso l'applicazione militare della scienza nucleare. Si legge sul loro sito: “NNSA mantiene e migliora la sicurezza, l'affidabilità e le prestazioni della centrali nucleari degli Stati Uniti; lavora per ridurre il pericolo globale da armi di distruzione di massa.  Fornisce la Marina degli Stati Uniti con il sicuro ed efficace motore a propulsione nucleare, e risponde emergenze nucleari e radiologiche negli Stati Uniti e all'estero.” Insomma una macchina da guerra! E ancora in apertura del Comunicato stampa inviato ieri ai media : “L'esperimento, condotto dal personale NNSS, e dal personale dei Los Alamos National Laboratory e dei Sandia National Laboratories, ha raccolto i dati scientifici in grado di fornire informazioni cruciali per mantenere la sicurezza e l'efficacia delle armi nucleari della nazione”. Anche il presidente Obama viene tirato in ballo dal  Amministratore  di NNSS Thomas D'Agostino: «Mi congratulo con il lavoro svolto dagli uomini e dalle donne che hanno lavorato per rendere questo esperimento un successo.Esperimenti di questo tipo consento al programma nucleare di essere svolto in sicurezza risultando utile alla politica del  presidente Obama».
Ancora più inquietante il fatto che dopo poche ore dalla diramazione del comunicato sui test nucleari da parte di  NNSA, è avvenuto un forte terremoto di magnitudo 7.4 al largo delle coste orientali del Giappone. La scossa e' stata registrata alle 18.18 ora locale (le 9.18 in Italia), a una profondità di 32 chilometri.
Viene subito da domandarsi, se esiste qualche nesso.
«Gli strumenti di diagnosi messi in campo dai nostri scienziati, hanno portato raccogliere più dati che in tutti gli altri 26 esperimenti subcritici precedenti - ha dichiarato il Vice Amministratore dei programmi di difesa del NNSA, Don Cook - questo tipo di dati è fondamentale per garantire alle nostre simulazioni computerizzate e possono  prevedere con precisione applicazioni innovative nel rispetto della sicurezza».
Ma che cosa si intende per test nucleare subcritico? In ingegneria nucleare un reattore subcritico è un reattore nucleare a fissione incapace di perpetuare autonomamente la reazione a catena senza una fonte esterna di neutroni. Un precursore di questa tecnologia è stato nel 2005, l’Italiano Carlo Rubbia che attraverso il suo “Rubbiatron” concepì un progetto del genere. In poche parole con questa tecnologia si ottiene una esplosione controllata.
L’esplosione convenzionale non è sufficiente a innescare la reazione a catena nel materiale fissile, e quindi non ha luogo alcuna reazione di fissione nucleare non ‘spontanea’.
Un’esplosione nucleare, infatti, si verifica quando, entro una massa di materiale fissile (plutonio o uranio altamente arricchito) compressa da un’esplosione convenzionale al di là di un certo limite “critico”, si innesca una reazione a catena, nella quale il numero neutroni liberi cresce in modo esponenziale e provoca la fissione di altrettanti nuclei di uranio o plutonio. Questo processo libera grandi quantità di energia in un tempo brevissimo.”
(da Test nucleari, il caso Nevada di Paolo Farinella | Pubblicato il 03 Maggio 1997 )
I dati di questi test vengono usati dai militari per verificare che le testate nucleari esistenti si possano ancora usare senza sorprese. Fanno esplodere minime quantità di uranio presenti negli armamenti immagazzinati nei silos, in questo modo testano l’efficienza. Quindi in totale sprezzo dei trattati contro il prolificare del nucleare, aggirano i divieti. Inoltre nonostante tutte le rassicurazioni sulla sicurezza per l’ambiente di questi test (alzi la mano chi ci crede), gli  Stati Uniti non hanno consentito l'accesso degli ispettori internazionali al suo sito test. Quindi da una parte la voce grossa che gli stati canaglia che sviluppano il nucleare e dall’altra continue verifiche sugli armamenti posseduti.
Il rischio radiazioni è alto per l’ambiente inoltre questi test danno il pretesto ad altre nazioni di continuare nel loro esperimenti nucleari per avere la atomica. Esperimenti che se perpetrati possono dare il via nuovamente alla corsa all’armamento, tutto questo sotto il silenzio assordante dei media nazionali e internazionali. I Maya forse hanno sbagliato di poco.

In questo video l'espeirmento POLLUCE (Pollux) di ieri 6 dicembre 2012

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NNSA comunicato stampa: http://nnsa.energy.gov/mediaroom/pressreleases/pollux120612

Giulio Carnevale