Due chilometri di Paullese al buio: colpa dei ladri di rame |Video|

Il pesante disservizio, tra San Donato e Peschiera, è dovuto ai predoni dell’oro rosso. Al momento, tuttavia, Città Metropolitana non dispone delle risorse per intervenire

Numerose le segnalazioni da parte dei cittadini agli uffici comunali

I ladri di rame tornano a colpire e gettano la Paullese nel buio più assoluto. Ormai da qualche tempo, infatti, i pendolari che si trovano a solcare nelle ore serali l’ex S.S. 415 nel tratto compreso tra il semaforo di Bolgiano e via Aldo Moro a Bettola, sono costretti a viaggiare praticamente alla cieca. Lungo i circa 2km in questione, infatti, i lampioni che sono deputati all’illuminazione dell’arteria non funzionano più, creando così grossi disagi agli utenti. Unico “faro nelle tenebre” a guidare gli automobilisti è la Galleria Borromea che, grazie al proprio sistema di illuminazione, irradia il tracciato all’altezza di Zeloforamagno. La causa del pesante disservizio è da attribuire ai predoni dell’oro rosso che, sollevati i pozzetti di ispezione, hanno reciso e sfilato circa 600 metri di prezioso rame, interrompendo così il sistema di illuminazione pubblica. Le Amministrazioni di Peschiera e San Donato sono al corrente del problema, anche a seguito delle numerose segnalazioni fatte letteralmente piovere dai residenti sugli uffici comunali. Non essendo però la questione di diretta competenza dei Comuni, il pesante disservizio è stato notificato a Città Metropolitana, ente gestore della Paullese. Per ora, tuttavia, la questione resta “congelata”, a causa della cronica mancanza di risorse dell’ex Provincia, al momento impossibilitata a chiudere il bilancio. «Siamo a conoscenza del problema – ha fatto sapere il vicesindaco metropolitano, Arianna Censi – e contiamo di intervenire non appena verrà licenziato il documento economico-finanziario. Una volta approvato il bilancio, verrà indetta una gara urgente, onde poter intervenire con tempestività ed effettuare la sistemazione». Ai cittadini, dunque, non resta che attendere ancora un po’.
Redazione Web   

Il video servizio realizzato da 7giorni il 2 luglio 2017