Monza: "L'EVENTO DIOSSINA 40 ANNI DOPO: quali insegnamenti"

Lo scorso 14 Maggio si è svolto presso l'Auditorium del Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso, il convegno che ha visto la partecipazione di ben 150 medici del territorio

10 Luglio 1976, data in cui avvenne il disastro di Seveso

Monza- Lo scorso 14 Maggio si è svolto presso l'Auditorium del Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso, il convegno dal titolo "L'EVENTO DIOSSINA 40 ANNI DOPO: quali insegnamenti". Presenti circa 150 medici del territorio interessati agli studi che sono stati effettuati a partire dal 10 Luglio 1976, data in cui avvenne il disastro di Seveso che vide la dispersione di una nube di diossina dall'azienda ICMESA. Proprio da questa tragedia, infatti, hanno avuto inizio delle ricerche sull'argomento rese possibili dallo spirito visionario dei medici operanti in quel periodo che decisero di conservare tutti i campioni di sangue raccolti. In questo modo fu possibile studiare la relazione fra l'esposizione della diossina e i suoi possibili effetti. Nel corso del convegno è stato reso omaggio anche al senso civico della popolazione, dei medici e delle Istituzioni che insieme riuscirono a far fronte alle drammatiche situazioni nelle quali versavano Seveso e i territori limitrofi. «Questo convegno è un'occasione importante anche per capire quale eredità, "quell'evento diossina" ha lasciato ad una generazione che dovrà dimostrare una particolare sensibilità per le questioni ambientali » ha dichiarato Carlo Maria Terruzzi, presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Monza e Brianza.

Dopo i saluti introduttivi da parte di Carlo Maria Teruzzi, presidente OMCeO MB, hanno preso parola Guido Marinoni, consigliere nazionale FNOMCeO; Paolo Butti, sindaco di Seveso e Matteo Fumagalli, presidente Fondazione Lombardia per l'Ambiente. Gli interventi scientifici, invece, sono stati a cura del Professor Paolo Mocarelli, direttore del Servizio Universitario Medicina di Laboratorio, con l'intervento dal titolo "Impatto dell'evento e scelte effettuate". Seguito dal Professor Pietro Alberto Bertazzi, Clinica del Lavoro - Università degli Studi di Milano, che ha presentato la relazione dal titolo "Studi epidemologici di mortalità e di incidenza tumori".
Un'importante ospite ha voluto essere presente a quella giornata, Sua Eminenza Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo Emerito della Diocesi di Milano e testimone all'epoca dei fatti. La sessione mattutina si è conclusa con gli interventi: "Effetti della diossina sull'uomo" di Paolo Moccarelli e Paolo Brambilla, rispettivamente Docente di Biochimica Clinica presso l'Università Milano Bicocca e Direttore del Servizio Universitario Medicina di Laboratorio; "Art.5 Codice di Deontologia Medica Valutazione Impatto Sanitario - Esperienza Attuali e Future" a cura di Raimondo Ibba, presidente OMCeO Cagliari e Referente Comitato Centrale
FNOMCeO.

La sessione pomeridiana dal titolo "Cosa è cambiato da allora nel rapporto tra ambiente e salute" è stata luogo di interventi quali: "Le patologie croniche nella popolazione" a cura di Luca Cavalieri D'Oro, Servizio di Epidemologia ATS della Brianza; "Medici sentinella sulle malattie di origine ambientale" di Roberto Rominzi, presidente Associazione Medici per l'Ambiente; "Il ruolo dell'epigenoma negli effetti a lungo termine delle esposizioni ambientali" tenuto da Ian Marc Bonapace, docente di Patologia Generale e Oncologia Molecolare dell'Università dell'Insubria. L'ultimo intervento della giornata è stato "Direttiva Seveso 3: evoluzione delle norme europee e nazionali per la prevenzione negli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante" a cura di Luca Zucchelli, Regione Lombardia.