Raddoppio Paullese: un ricorso al Tar blocca l’avvio dei lavori

L’azienda classificatasi seconda in graduatoria ha presentato ricorso contro l’assegnazione dei lavori per il tratto Paullo-Zelo, avvenuta da poche settimane. Ora i cantieri rischiano lo slittamento

La notizia comunicata ai sindaci durante un incontro in Prefettura

Arriva la doccia gelata per il raddoppio della Paullese nel tratto A del secondo lotto, cioè quello compreso tra Paullo e Zelo, assegnato in via definitiva per 20mln di euro appena nelle scorse settimane. L’avvio dei cantieri, previsto a breve, è stato infatti congelato a seguito di un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) presentato dall’azienda arrivata seconda nella graduatoria dell’appalto. La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno per le Amministrazioni locali che lunedì 23 aprile si trovavano in Prefettura a Milano per un tavolo di coordinamento sulla viabilità locale promosso dal Comune di Mediglia. All’appuntamento erano presenti anche rappresentanti di Paullo, Tribiano e Pantigliate. «La viabilità lungo l’asse della Paullese presenta numerose criticità – ha commentato Paolo Bianchi, sindaco di Mediglia -, per questo l’idea era quella di promuovere un coordinamento tra Comuni, anche alla luce dell’imminente avvio del cantiere per il raddoppio. In realtà i tecnici di Città Metropolitana ci hanno messo al corrente dell’esistenza di un ricorso che allungherà i tempi e di cui nessuno di noi era a conoscenza». Ora si attende che il Tar esamini la domanda di sospensiva dell’azienda che ha presentato il ricorso. Nel caso in cui questa dovesse essere rigettata, eventualità di cui i tecnici di Città Metropolitana sembrano convinti, si procederà come da programma. In caso contrario i lavori potrebbero invece subire uno slittamento a data da destinarsi, di almeno un anno nella peggiore delle ipotesi. Se si dovesse concretizzare quest’ultimo scenario, sarebbe comunque possibile presentare un controricorso per sbloccare la situazione.
Redazione Web

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