L’adozione del nuovo Pgt fa storcere il naso

il PDL aveva osservato anche che l’abolizione del sistema della concorsualità avrebbe messo in seria difficoltà le entrate degli oneri di urbanizzazione da parte dell’amministrazione, compromettendo la realizzazione di opere pubbliche. Altre osservazioni più specifiche erano state sollevate, come ad esempio che nella proposta del PGT non ci fosse la clausola di predisporre gli edifici in Classe energetica A, oppure che l’applicazione dell’asse eliotermico avrebbe comportato una scarsa captazione dei raggi solari nel periodo invernale. Seguivano poi osservazioni critiche sulla gestione del territorio.
Porcelli non si ritiene per nulla soddisfatto del nuovo Pgt: «Ritengo illusorie alcune dichiarazioni dei gruppi in Consiglio Comunale, che usano termini roboanti su un progetto che, nella sostanza, ha ben poco. Cosa sono le "basi solide e sostenibili" decantate dal PD riguardo a questo Pgt, che per l'80% dei suoi interventi rimette in gioco gli oneri di urbanizzazione per opere che non vedranno mai la loro realizzazione, né tantomeno l'utilizzo? Leggo di "riduzione dei centri di costo". Cosa vuol dire in concreto? Vorrei avere solo un esempio» . Il Capogruppo cerca anche di rivalutare il vecchio Pgt, proposto dalla precedente Giunta, in cui lui era Assessore ai lavori pubblici: «Seppure le aree inserite nel vecchio Pgt superassero i limiti, con il sistema della concorsualità, che portava altri benefici nelle casse comunali, mai avremmo superato il target deciso dal Ptcp (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, n.d.r.). Ora è facile dire “noi”, ma se nessuno prima avesse iniziato quei passaggi burocratici o trattative, adesso nessuno potrebbe vantarsi di avere realizzato alcunché».

Silvia Arrigoni