L’annessione impossibile

Sembra essersi arenata l’attività dello storico comitato “Vigliano e Bettolino uniti a Pantigliate”, nonostante con la riqualificazione della provinciale Paullese, iniziata a fine dicembre, raggiungere Mediglia dalle due frazioni sarà ancora più difficile. La Paullese, che separa Vigliano e Bettolino dal loro capoluogo comunale, acquisirà le caratteristiche di una superstrada e costituirà una sorta di muro invalicabile. È quanto segnala l’assessore alla Cultura pantigliatese Sante Campion, che vede nelle recenti dichiarazioni dell’assessore provinciale Daniela Gasparini un possibile punto di forza per continuare a promuovere l’annessione di Vigliano e Bettolino a Pantigliate.
Il Comune di Pantigliate, insieme al comitato “Vigliano e Bettolino uniti a Pantigliate”, vorrebbe annettersi le due frazioni, ma vede contraria la posizione di Mediglia. Gli anni scorsi hanno visto i due comuni fronteggiarsi a suon di delibere di Consigli comunali. In questa telenovela ci fu anche la proposta di Mediglia di unire i due Comuni. Pantigliate declinò gentilmente l’offerta.
La Giunta regionale, d’altro canto, chiamata in causa, decise di non prendere in considerazione istanze nelle quali i due Comuni non fossero d’accordo. Pantigliate propose a Mediglia di convenzionare alcuni servizi, quali la Polizia Locale, che sarebbe stato meno oneroso gestire dal vicino Comune, ma la cosa non andò in porto.
Daniela Gasparini, assessore provinciale per i Rapporti con la Conferenza dei sindaci, aveva recentemente dichiarato che era necessario ascoltare l’opinione dei cittadini riguardo a un’eventuale annessione delle due frazioni. Non era sufficiente prendere atto del fatto che Pantigliate e Mediglia non fossero d’accordo. “Proprio per la mancanza di un ufficio a Bettolino – dice Campion – le poste pantigliatesi sono spesso sovraffollate. Un particolare ringraziamento va a Gasparini per l’interessamento manifestato”.
Oltre agli attivisti del comitato, anche l’Amministrazione comunale di Pantigliate sembra aver sotterrato l’ascia di guerra. Con l’abolizione dell’Ici sulla prima casa le due popolose frazioni, sprovviste di molti servizi, non costituirebbero più una fonte di entrata per le casse comunali, ma solamente un pesante “fardello”: è questa l’opinione diffusa tra molti residenti.

Frazioni in bilico

L’assessore provinciale
Daniela Gasparini
prova a rilanciare
una riflessione

Lorenzo Invernizzi