L’ecomostro è in arrivo

Un impianto di proporzioni gigantesche: così si preannuncia il gassificatore che potrebbe ‘calare’ nella frazione Bustighera, dopo la deposizione del progetto, effettuata dalla Ditta Mediglia Servizi Ecologici Spa, lo scorso 23 dicembre.
L’edificio, di 14 piani per circa 40 metri di altezza, servirà a smaltire qualcosa come 900 tonnellate di rifiuti al giorno. Cifre impressionanti, che mettono in allarme innanzitutto i cittadini di Bustighera, che rischiano di vedersi recapitato a due passi da casa un ‘regalo’ quanto mai inaspettato.
Ma anche i gruppi politici locali chiedono chiarezza. La lista civica “La Fenice” di Mediglia, rappresentata in Consiglio comunale, ha denunciato la scarsa trasparenza dell’Amministrazione comunale nel portare avanti il progetto.

Il gigante dello smaltimento nelle campagne del paese

Il mega-gassificatore potrebbe sorgere nella frazione Bustighera

Un nuovo impianto faraonico per il trattamento dei rifiuti: l’Amministrazione comunale lo promuove, la minoranza dice no. Il progetto, che prevede un gassificatore in località Bustighera, è stato depositato il 23 dicembre. È quanto segnala la lista di minoranza “La Fenice”, che denuncia la scarsa trasparenza dell’Amministrazione comunale riguardo all’intervento, che sarà a opera di un privato.
“In data 30 dicembre – spiega La Fenice in una nota – è apparso su un quotidiano nazionale un avviso pubblico che comunicava l’apertura di un procedimento autorizzativo per la “realizzazione di un impianto di trattamento della frazione secca dei rifiuti solidi urbani con valorizzazione energetica dei medesimi mediante gassificazione ad alta temperatura e compostaggio della frazione organica e del verde da raccolta differenziata, per una capacità operativa di trattamento di rifiuti di 300mila tonnellate annue (900 tonnellate al giorno)”. Mediante lo stesso comunicato a cura di Manlio Cerroni, in qualità di legale rappresentante della società Mediglia Servizi Ecologici, si dava avviso che “chiunque abbia interesse può presentare in forma scritta istanze e osservazioni o ulteriori elementi conoscitivi dell’opera indirizzandoli all’Ufficio regionale, direzione territorio e urbanistica entro un termine di sessanta giorni a decorrere dal 30 dicembre””.
“Ricordiamo che Cerroni”, prosegue il comunicato, “è anche presidente del Consorzio laziale dei rifiuti, società proprietaria della discarica di Malagrotta e del relativo impianto di gassificazione che è stato recentemente sottoposto a sequestro giudiziario alla vigilia della sua inaugurazione. Da una visione sommaria della documentazione, pare che il nuovo intervento vada ad abbinarsi alla precedente autorizzazione di ampliamento dell’impianto per il compostaggio. Il piano, autorizzato un anno fa, che già prevedeva rispetto al vecchio tritovagliatore il quadruplicamento della superficie di territorio da utilizzare, viene ora inglobato nel nuovo progetto del gassificatore”.
Le dimensioni del complesso, fanno sapere i consiglieri de “La Fenice”, sono ciclopiche: 220 metri di lato, 140 metri di fronte e 40 metri di altezza, l’equivalente di un palazzo di circa 14 piani occupante un volume di circa un milione di metri cubi. Il tutto inserito nel Parco Agricolo Sud, a una distanza di circa 150 metri dalla ex fornace e a 100 dal centro abitato di Bustighera. A pochi metri si trova anche la zona industriale di Tribiano. “Le distanze dall’abitato riportate nella Valutazione di Impatto Ambientale depositata in Regione – aggiunge il capogruppo della Fenice Pierangelo Avanzi – sono peraltro indicate in maniera errata”.

Ecomostro?

Imponenti le dimensioni del complesso:
40 metri d’altezza per trattare 300 tonnellate di rifiuti all’anno