U.C., 67enne residente in via Vespucci a Bettolino di Mediglia, nel pomeriggio di giovedì 3 marzo è stato trovato senza vita nel suo appartamento, dove viveva solo. Il suo cadavere è stato rinvenuto ancora adagiato sul divano del soggiorno, presumibilmente dopo due o tre giorni dal decesso. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato il falegname che avrebbe dovuto eseguire alcuni lavori presso il domicilio dell’uomo. Nei giorni precedenti il ritrovamento, l’artigiano aveva cercato ripetutamente di contattare il 68enne al cellulare e al telefono di casa, ma non aveva ricevuto alcuna risposta. Così, nel pomeriggio di mercoledì 2 marzo, aveva deciso di presentarsi personalmente alla porta di casa, dove aveva iniziato a bussare e a suonare al campanello, anche in questo caso senza fortuna. Sulle prime il falegname non aveva dato molto peso al fatto, ma si era già reso conto di uno strano odore provenire dall’appartamento. Il giorno seguente, però, l’olezzo era divenuto molto più forte e così gli altri condomini hanno deciso di contattare i carabinieri. In loco si sono precipitati i militari della Tenenza di San Giuliano, accompagnati da un equipaggio del 118 e dai vigili del fuoco. Gli uomini dell’Arma hanno cercato di mettersi in contatto con U.C. ma, non ottenendo risposte, sono entrati nell’appartamento di via Vespucci con l’aiuto dei vigili del fuoco ed hanno effettuato la macabra scoperta. In casa non sono stati trovati segni di effrazione né di colluttazione, motivo per cui sin da subito è stata esclusa l’ipotesi di una rapina finita male. Le prime indiscrezioni parlano di un infarto che non avrebbe lasciato scampo al 67enne, ma solo l’autopsia potrà fornire certezze in tal senso. Il Comune di Mediglia ha espresso cordoglio e amarezza per una morte improvvisa avvenuta nella solitudine.