Commissione antimafia a Melegnano? «No, grazie». Indignazione di opposizione e rappresentanze civili.

Passa in Consiglio comunale la proposta di recepire il protocollo di Merlino contro le infiltrazioni criminali nell’edilizia privata, ma non la mozione per creare uno strumento condiviso e specifico di contrasto alla mafia.

Antimafia a Melegnano? Sì. Anzi, no. Alla fine, sì. Esplode la polemica tra maggioranza e opposizione sul tema del contrasto alle organizzazioni criminali e persino le varie minoranze litigano tra di loro. È finita tra fuoco e fiamme la riunione di consiglio comunale del 3 ottobre che ha visto il sindaco Vito Bellomo, la Giunta e i consiglieri del Popolo della Libertà compatti nel dire no alla nascita a Melegnano di una Commissione speciale antimafia, definita dal capogruppo Pdl Simone Passerini «uno strumento demagogico: non vogliamo strumentalizzazioni».
A lui è toccato l’onere di pronunciare il gran rifiuto. La mozione a favore della creazione di una “Commissione consiliare speciale per la legalità e la lotta alla criminalità mafiosa” era del 17 luglio scorso e portava la firma congiunta dei gruppi di minoranza Centrosinistra Melegnano, Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Democratico. Bocciata davanti agli esponenti dell’Osservatorio Mafie Sud Milano, venuti in rappresentanza ad assistere alla seduta, ha suscitato il brusio e infine la protesta di Francesca Lembi, coordinatrice: «Vergogna», ha gridato più volte all’indirizzo dei consiglieri del Pdl, continuando la protesta a riunione conclusa anche nei confronti del Sindaco, che nel suo intervento finale ha voluto rivolgere critiche indirette e allusioni a quanto l’Osservatorio dichiarò nel maggio scorso riguardo all’attentato di Brindisi.
La fazione di Bellomo smentisce quanto detto in campagna elettorale in materia di commissioni antimafia, ma conferma l’idea di adottare il cosiddetto protocollo di Merlino. Unanimità, infatti, per il voto a favore della mozione presentata da Lucia Rossi, consigliere della lista civica Insieme Cambiamo. Rossi ha illustrato la necessità di adottare anche a Melegnano il protocollo del Comune di Merlino sulla regolamentazione dei rapporti tra Comune e costruttori. Si tratta del documento che pone nuove regole tra l’amministrazione comunale e le società di edilizia privata, settore poco o per niente controllato dalla legge nel quale si infilano facilmente società appaltatrici o subappaltatrici dal comportamento criminoso. Un calcio alle infiltrazioni mafiose, ma la polemica scoppia anche tra la Rossi e Pietro Mezzi, consigliere di Centrosinistra Melegnano ed ex-sindaco, quando si tratta di tirare le somme sul valore squisitamente politico delle votazioni pro o contro le mozioni. Segno che tra le minoranze non tutto è chiarito.
 
Marco Maccari