Melegnano: Lega e Pdl “separati in casa”. Il pomo della discordia? Due aspetti del Pgt

Melegnano: la decisione sparigliacarte dei lumbàrd, che non appoggeranno Bellomo

Ci eravamo tanto amati. Poco ha approfondito la stampa locale la candidatura solitaria dei lumbàrd: a sorpresa la Lega Nord contrappone a Bellomo colui che per cinque anni ne è stato il braccio destro, Enrico Lupini. «A sorpresa fino a un certo punto – rettifica Denis Zanaboni, segretario leghista melegnanese –. È la conseguenza di una direttiva centrale che parte dai vertici, ma si tratta di un atto al quale saremmo arrivati anche senza ordini dall’alto». Chiediamo a Zanaboni di spiegarsi meglio. «Non rinneghiamo il passato, contestiamo il futuro. Non condividiamo le decisioni su edilizia popolare e viabilità interna». Alla Lega non vanno giù «due aspetti del nuovo Piano di Governo del Territorio: il grattacielo sulla rotatoria tra la Binasca e l’Emilia e l’area residenziale presso l’ex-vivaio Bocciarelli, sempre sull’Emilia – specifica Zanaboni –. E poi sosteniamo un’idea di traffico urbano avuta dai Comitati di Quartiere, la rotatoria interna, sulla quale i Consiglieri comunali del Pdl hanno opposto il veto, quando invece la Giunta era d’accordo».
E "Roma ladrona" cosa c’entra? Perché il Palazzo deve piegare la politica melegnanese? «Ci vogliono quattrini, e finché Monti (che il Pdl appoggia) farà leggi deleterie con tagli ai Comuni non potremo prendere in giro i nostri elettori. Correremo da soli, e al ballottaggio peseremo di più».

Marco Maccari