Melegnano verso il Protocollo di Legalità: «5mila abitanti in arrivo, occorre difendere l'edilizia»

Imprese edili: tramonta l’era brunettiana delle certificazioni antimafia, si va verso il protocollo. Previsti incentivi per gli operatori immobiliari che staranno alle nuove regole di legalità: i bonus possono arrivare fino al 15% della volumetria ammessa. Non si scherza, è la legge regionale per il governo del territorio, la n. 12 del 2005, a stabilirlo. Nel Comune di Merlino da circa un anno tutto questo è realtà. Il 7% di incentivo va agli interventi edilizi che prevedano l’impiego di materiali e tecniche tali da consentire agli edifici di raggiungere alti indici di prestazione energetica; l’8% agli operatori immobiliari che aderiscono al Protocollo di Legalità.


Protocollo. Significa assumersi un impegno. Di trasparenza, anzitutto: controllare telematicamente gli accessi al cantiere, tracciare i flussi di denaro e identificare i paganti, individuare la proprietà dei mezzi di trasporto, comunicare la struttura societaria, trasmettere gli ultimi due bilanci approvati. Questo, per l’impresa. Per l’Amministrazione comunale significa comunicare ai cittadini l’elenco degli operatori aderenti e mettere il Prefetto a conoscenza di chi appalta e subappalta un intervento. Per permettere anche il ricorso al potere d’accesso al cantiere (DL 490/94).

Nel Comune di Melegnano c’è un tavolo di lavoro istituito nel 2012 per adottare il protocollo di legalità del Comune di Merlino. Lucia Rossi, consigliere comunale di minoranza eletta il maggio scorso nella lista civica Insieme Cambiamo, è la coordinatrice; con lei, il presidente del Consiglio comunale Pier Antonio Rossetti, del Popolo della Libertà, i consiglieri comunali di maggioranza Roberto Modini e Cosimo Santo, entrambi Pdl, il consigliere di minoranza Alberto Corbellini, Partito democratico. Spiega Rossi che Melegnano s’incammina verso importanti trasformazioni urbanistiche: «Il Piano di Governo del Territorio (la pianificazione quinquennale degli interventi edilizi, approvata l’anno scorso dalla prima Giunta Bellomo, ndr) è corposo. Prevede la costruzione su tutto il suolo edificabile cittadino, con l’ingresso di 5000 abitanti in più. Improbabile, visto il momento di crisi del mercato; occorre però difendere il territorio da infiltrazioni non corrette» dichiara la coordinatrice. «Abbiamo già svolto - illustra - un incontro con il sindaco Fazzi, di Merlino, per chiarirci le idee. Ora è necessario parlare con chi vivrà il Protocollo sulla propria pelle. Abbiamo in programma un incontro con le associazioni di categoria e con le banche, per capire che tipo di lavoro si potrà fare per tracciare i flussi finanziari». Presto questi argomenti saranno tra i banchi di scuola, riferisce Pier Antonio Rossetti: «È necessario che lo Stato fornisca un servizio più veloce ed efficiente. Bisogna prevenire i problemi che portano l’operatore ad aggirare la legge pur di ottenere un permesso».

Marco Maccari