NEGOZI E TRAFFICO, GIOIE E DOLORI

Il protrarsi della chiusura al traffico ha portato due conseguenze: un litigio tra addetti ai lavori e negozianti e una rumorosa rimostranza, ad opera di quest’ultimi, in Comune. I negozianti assumono, quindi, un ruolo importante nell’ambito delle decisioni relative al contenimento del traffico. Per tale motivo abbiamo cercato di capire il punto di vista dei commercianti melegnanesi e quali, secondo loro, potrebbero essere le possibili soluzioni per prevenire la congestione del traffico nelle fasce orarie critiche. Bianchessi, articoli alta moda, Via Conciliazione. «Il nostro negozio affaccia su due strade: Via Conciliazione e Via Castellini. L’aspetto positivo è che molte persone costrette nelle loro macchine, guardano le vetrine e se vedono un capo interessante tornano a comprarlo. D’altra parte, proprio perché siamo alla confluenza di due strade a intenso traffico, in certi orari è praticamente impossibile tenere le porte del negozio aperte: i fumi di scarico sono opprimenti. I nostri clienti, poi, non vengono a quell’ora anche perché diventa problematico attraversare la città o parcheggiare. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di deviare parte delle macchine. Via Conciliazione, per esempio, tende a restringersi con notevoli problemi anche per i pedoni che rischiano di essere travolti. Si potrebbe quindi creare un senso unico verso la Basilica di San Giovanni e invertire il senso di marcia di Via Montegrappa». La Bottega del Dom, pasticceria, Via Marsala. «Il traffico serale ci fa comodo. Le persone spesso passano da noi prima di cena a prendere dei dolci. I clienti si lamentano per la penuria di parcheggi, poi sarebbe meglio aumentare quelli liberi a scapito di quelli a pagamento. Il problema esiste anche per chi lavora: le zone carico-scarico praticamente non esistono, ne abbiamo solo una che serve trenta negozi». Germani Sport, abbigliamento sportivo, Via Roma. «Melegnano è una città che vive e sopravvive grazie allo spostamento delle persone con l’auto. Se si facesse un zona a traffico limitato nel centro storico come farebbero i clienti di Vizzolo Predabissi, San Zenone, Tavazzano a venire? Andrebbero sicuramente a Lodi. Potrebbe avere un senso solo se potenziassero i parcheggi in corrispondenza dell’inizio della ZTL e mettessero a disposizione una navetta per raggiungere il centro. Anche per quanto riguarda la possibilità di mettere una sorta di Eco-pass, potrei capirlo, solo se i soldi recuperati servissero per realizzare delle opere viabilistiche minori, come quelle previste dalla Tem». Gaboardi gioielli, Via Marconi. «Il traffico nelle ore di punta rappresenta solo un fastidio: non sono acquirenti, anzi i nostri clienti non vengono durante gli orari critici proprio perché sanno che andrebbero incontro a numerose difficoltà. Oltre al problema traffico, infatti, c’è anche quello parcheggio; non si riesce a parcheggiare neanche a pagamento, è tutto pieno! Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare la linea S1: ogni mezz’ora passa un treno. Si eviterebbero così tutti i problemi». Raineri Renzo Snc, motocicli, Via Marconi. «La nostra vetrina permette agli automobilisti di poter vedere i vari modelli in vendita, per noi è una grande opportunità. Per evitare l'eccessivo insasamento del traffico, si dovrebbe realizzare il famoso collegamento che da Riozzo porterebbe alla Via Emilia. Ne parlano da più di 40 anni ma per il momento è rimasto tutto sulla carta». Studio Lei, Via Vittorio Veneto. «Melegnano non può permettersi politiche di chiusura al traffico ai non residenti perché vive del commercio. Il rischio sarebbe, infatti, farlo diventare un paese dormitorio. Molti clienti vengono dai paesi limitrofi e lamentano tutti la mancanza di parcheggi. Anche per lo staff è un problema: anni fa esisteva un abbonamento per chi lavorava nei negozi di Melegnano, ma era molto alto. Bisognerebbe agevolare le persone che lavorano nei negozi con prezzi calmierati».