Prosegue la protesta degli agricoltori a Melegnano: alcuni mezzi hanno raggiunto la sede della Regione

Circa 50 trattori hanno percorso la via Emilia fino a San Giuliano, poi una decina di essi si sono diretti verso il Pirellone. Fontana: «Vicini agli agricoltori e alla loro protesta, L’Europa modifichi le proprie politiche»

Prosegue la protesta degli agricoltori a Melegnano con il presidio che, dallo scorso martedì, ha visto quasi 200 trattori stazionare nelle aree verdi ai lati della provinciale Binasca, a ridosso del casellino per le tangenziali e l’imbocco della A1. Nel pomeriggio di giovedì 1° febbraio gli agricoltori hanno deciso di “marciare” in direzione di Milano, destinazione la sede di Regione Lombardia. Dopo aver raggiunto l’accordo con le forze dell’ordine, che in questi giorni hanno sempre vigilato affinché la protesta si svolgesse senza disagi e nel pieno rispetto delle regole, una cinquantina di trattori si è staccata dal presidio di Melegnano ed ha imboccato la via Emilia. Quindi, a suon di clacson e sventolando bandiere e striscioni, dopo aver raggiunto il territorio di San Giuliano, circa 40 mezzi hanno fatto rientro al campo base della protesta. I rimanenti, invece, hanno tirato il tragitto verso il Pirellone, dove sono stati accolti da alcuni Consiglieri regionali. «Regione Lombardia esprime tutta la vicinanza agli agricoltori che stanno manifestando il loro disagiohanno commentano a riguardo il presidente regionale, Attilio Fontana, e l’assessore all’Agricoltura, Alessandro Beduschi -. In questi anni le politiche europee hanno penalizzato il settore, imponendo vincoli sempre più soffocanti che hanno portato alla riduzione della produzione di cibo e alla chiusura del 30% delle aziende agricole in Italia». Secondo Fontana e Beduschi «contrastare l’agricoltura significa, non solo mettere sulle nostre tavole prodotti meno controllati e importati da altre parti del mondo, ma anche consegnare il territorio all’abbandono e al rischio idrogeologico. L’Europa deve invertire il proprio modo d’agire, mettendo il settore primario al centro della programmazione e degli sforzi economici dell’Unione, nell’interesse non solo degli agricoltori, ma di tutti. La Lombardia concludono - continuerà a lavorare ogni giorno, accanto al Governo, per stare dalla parte di un comparto fondamentale e strategico per l’Italia».