Sono scattati gli arresti domiciliari per un uomo che, 14 anni fa, fu il protagonista di un regolamento di conti. Questa volta a incastrarlo sarebbe stato un giro di auto rubate

E' finito agli arresti domiciliari Vittorio Trovato Salinaro, un pregiudicato conosciuto in città come Vito, il protagonista di un pesantissimo regolamento di contiin cui rischiò di perdere la vita 14 anni fa.

A suo carico c'è un provvedimento restrittivo di 8 mesi e 11 giorni emesso dal pm alla conclusione di un'indagine, avviata dalla Polstrada di Bergamo, per un traffico di auto rubate e “taroccate”.

Nel '97, qualcuno aveva cercato di uccidere Vito con un colpo di pistola esploso a bruciapelo. Un tentato omicidio finito nel nulla, visto che il proiettile aveva mancato gli organi vitali e lo aveva ferito al volto, facendogli perdere un occhio. Finito sotto inchiesta, Salinaro era stato condannato con una sentenza di primo grado a 6 anni e 8 mesi di reclusione, oltre al pagamento di 40 milioni di vecchie lire, per un grosso giro di spaccio. Secondo il pm, l'uomo avrebbe venduto droga all'interno di un negozio di abbigliamento di Melegnano, dove “infarciva” gli ordini di abiti e maglioni con consistenti quantitativi di dosi di stupefacenti. A incastrare Trovato sarebbero state delle intercettazioni telefoniche relative a trattative con i clienti e le dichiarazioni di un suo complice.

Adele Meltemi