70 moderni “Robin Hood urbani”, muniti di arco e frecce per centrare sempre il bersaglio, si ritrovano al campo di tiro di Rogoredo

Arco e freccia in mano, sono i moderni arcieri urbani. Spinti da passione e amore per questo particolare sport, gli arcieri dell’Associazione San Bernardo sono circa una settantina. «La nostra Associazione si è costituita 12 anni fa e si è iscritta alla Fitarco nel gennaio del 1996. Nasce di fianco all’Abbazia di Chiaravalle, da qui il nome “San Bernardo”» afferma Pippo, il tecnico dell’Associazione. «Il nostro punto di forza sono i giovani, un gruppo agguerrito e desideroso di affermarsi, composto da validi rappresentanti» continua.Varie le categorie e classi di appartenenza: “Giovani”, “Senior” e “Veterani”, «come il nostro caro Cesare, che ha 78 anni», asserisce Pippo. Molteplici gli stili praticati, dall’Arco Nudo all’Arco Compound, fino all’Arco Olimpico; grandi le soddisfazioni raggiunte nelle gare già disputate (i Campionati italiani a Cherasco), che fanno crescere l’entusiasmo per quelle che si terranno l’anno prossimo,ovvero il XIII Fita nazionale “Città di Milano” e la gara interregionale “Doppio Fita”. I giovani rappresentano l’elemento distintivo dell’Associazione Arcieri San Bernardo. Barbara, ad esempio, è una ragazza non vedente che pratica il tiro con l’arco a livello sportivo. Con Pippo, è riuscita a migliorare la tecnica di tiro, tanto da permetterle di arrivare ai primi posti nei Campionati Italiani Para-Archery. «La differenza con gli altri allievi, è che lei ascolta le mie indicazioni, mentre gli altri le sentono», scherza Pippo. L’Associazione è inoltre impegnata alacremente nel sociale, svolgendo attività di promozione e divulgazione dello Sport anche in collaborazione con gli Enti locali.

Vanja Colia