Allarme Ebola a Milano: volontaria di Emergency in isolamento all’ospedale Sacco

La dott.ssa era rientrata in Italia dalla Sierra Leone con sintomi sospetti. I primi test hanno dato però esito negativo

Il trasporto di un paziente affetto da Ebola

Il trasporto di un paziente affetto da Ebola

A Milano è scattato l’allarme per un possibile contagio da virus Ebola. Nella notte tra martedì 31 marzo e mercoledì 1 aprile, infatti, una volontaria di Emergency è stata ricoverata presso l’ospedale Sacco di Milano, centro specializzato in Italia, con alcuni sintomi sospetti. La paziente è una operatrice sanitaria di Piacenza, rientrata a casa al termine di un periodo di servizio della durata di 3 mesi in Sierra Leone, uno dei Paesi maggiormente colpiti dall’emergenza Ebola. Lo ha reso noto il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia, Mario Mantovani, il quale ha fatto sapere che si attendono gli esiti completi delle analisi cui la paziente è stata sottoposta, sebbene i primi test abbiano tutti fortunatamente fornito esito negativo. L’allarme è scattato attorno alle 22:30 di martedì 31 marzo, quando sono stati allertati nosocomio, Azienda Regionale Emergenza e Urgenza (Areu), polizia e vigili del fuoco. La paziente dalla sua abitazione è stata quindi trasportata in ospedale, dove è arrivata alle 4.20 di mercoledì con un’ambulanza ad alto biocontenimento. «Non posso che sottolineare con piacere come tutto abbia perfettamente funzionato – ha commentato Mantovani - . Il sistema sanitario lombardo e tutta la macchina definita per la gestione di possibili pazienti affetti da sintomatologia sospetta ha dato prova di funzionare con rapidità, efficienza, discrezione».
Redazione Web