Multe a raffica sulle piste ciclabili, per fermare gli automobilisti "furbetti"

E’ la proposta del consigliere provinciale dell’Idv Luca Gandolfi, che ha chiesto al Comune di Milano di istituire gli ausiliari delle piste ciclabili. «Si tratta di una provocazione. Troppo spesso auto o camioncini sono parcheggiati nel bel mezzo delle piste, già scollegate tra loro, e i malcapitati ciclisti sono costretti a pericolose deviazioni all’interno del traffico cittadino» fa presente Gandolfi. Per garantire sicurezza agli automobilisti, ai ciclisti e ai pedoni alcuni Stati Europei hanno costituito le cosiddette zone 30, una rete protetta con limiti di velocità più sicuri per tutti. «In passato, nei consigli di zona, era stata discussa la proposta di istituire le isole ambientali che non significa bloccare l’accesso, ma in quelle aree i veicoli devono rispettare il limite di velocità che è di 30 km/h. Che fine ha fatto questo progetto?» si chiede il consigliere provinciale. Ma quanto può costare la costruzione di una pista ciclabile? «So del piano per la mobilità ciclistica 2011-2016. Il vento è cambiato, si dice da un po’. Mi aspetto una svolta su questo tema. Esistono ciclabili che arrivano a costare 400 mila euro, ma ce ne sono di tipologie diverse e meno dispendiose». E, sulla condizione di alcune ciclabili presenti nell’hinterland milanese, Gandolfi dice: «A volte mi è capitato di osservare che lungo le ciclabili continuano a crescere piante selvatiche o che in mezzo alla pista vengono gettati rifiuti che ostacolano il passaggio».

Alessandra Moscheri