Dirottò un bus con studenti, condanna ridotta a 19 anni; De Corato: «Un pessimo segnale»

Sentenza d'appello per Ousseynou Sy, il 48enne che dirottò e incendiò nel marzo 2019 un pullman con a bordo una scolaresca di Crema con 50 ragazzini, due insegnanti e una bidella

In alto a sinistra Ousseynou Sy

In alto a sinistra Ousseynou Sy

Milano, 9 aprile 2021. È stata ridotta da 24 a 19 anni di carcere la condanna per Ousseynou Sy, il 48enne che dirottò e incendiò nel marzo 2019 un autobus con a bordo una scolaresca di Crema con 50 ragazzini, due insegnanti e una bidella, tutti messi in salvo dai carabinieri che fermarono l'uomo nella sua folle corsa a San Donato Milanese. Lo ha deciso la Corte d'Assise d'Appello di Milano.  La pena per Sy è stata ridotta in appello perché il reato di lesioni, da cui è stata esclusa l'aggravante della premeditazione, è stato riassorbito in quello di attentato con finalità di terrorismo.
Il 48enne risponde anche di sequestro di persona con finalità di terrorismo e incendio. La sostituta procuratrice generale Lucilla Tontodonati aveva chiesto la conferma della condanna a 24 anni decisa in primo grado. La Corte d'Assise d'Appello questo pomeriggio ha anche revocato la responsabilità civile del Ministero della Pubblica istruzione. "Faremo ricorso in Cassazione su questo punto", ha commentato l'avvocato Antonino Ennio Andronico, che assiste alcune famiglie che si sono costituite parti civili nel processo. Sy, che ha partecipato all'udienza in video collegamento con indosso una mascherina con la mappa dell'Africa, è rimasto impassibile durante la lettura del dispositivo. Il suo difensore, l'avvocato Giovanni Garbagnati, ha annunciato ricorso in Cassazione dopo la lettura delle motivazioni che saranno depositate entro 40 giorni. I fatti risalgono al 20 marzo 2019 quando l'ex autista ha sequestrato il bus su cui viaggiava una scolaresca della scuola media Vailati di Crema, accompagnati da due insegnanti e una bidella. All'altezza di San Donato Milanese, Sy ha dirottato il mezzo minacciando i presenti con un coltello, legato tutti i passeggeri con fascette da elettricista e versato liquido infiammabile per terra. La sua corsa è stata interrotta dall'intervento dei carabinieri che hanno evitato il peggio e tratto in salvo i ragazzini, gli insegnanti e la collaboratrice scolastica.

De Corato: «Un pessimo segnale»

«La decisione della Corte d'Assise d'Appello di Milano - ha affermato Riccardo De Corato assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale  - di ridurre la condanna da 24 a 19 anni di reclusione, è un pessimo segnale. Le frasi pronunciate dal criminale per cercare di sminuire il suo gesto - ha aggiunto - motivandolo come 'vendetta' per i migranti morti in mare, non possono attenuare la gravità dell'accaduto. Infatti è solo grazie al coraggio dei ragazzini a bordo del bus, abili nel chiamare i soccorsi, e al tempestivo intervento dei Carabinieri di San Donato Milanese, che il sequestratore non ha portato a termine il suo folle gesto. A loro rivolgo, nuovamente, il ringraziamento per aver evitato una strage di 50 persone innocenti. Questa sentenza, purtroppo - ha concluso l'assessore regionale - suona come uno schiaffo in faccia agli ostaggi, alle loro famiglie e agli uomini in divisa. Mi auguro che il sequestratore sconti tutti gli anni di condanna senza benefici o ulteriori riduzioni di pena».