Fake news sul Coronavirus: denuncia da parte del Niguarda

Il direttore generale del nosocomio milanese ha segnalato alla polizia la circolazione via WhatsApp di messaggi vocali contenenti false informazioni. Le Autorità: «Cestinate messaggi allarmistici che non provengano dalle Istituzioni»

Martedì 10 marzo a Milano la Polizia di Stato ha ricevuto una denuncia da parte del Direttore Generale dell’A.S.S.T. Niguarda in cui lo stesso ha segnalato la circolazione, tramite i social network, di due messaggi audio falsi riferiti all’emergenza sanitaria Covid-19. In particolare, in un messaggio vocale “whatsapp” della durata di 5 minuti e 26 secondi, registrato da una sedicente cardiologa presso una terapia intensiva a Milano, la donna, qualificatasi con il nome di Martina, riporta notizie circa la gestione dell’emergenza sanitaria da Coronavirus all’interno dell’ospedale, definite “suscettibili di destare allarme sociale nei destinatari”. Anche in un secondo messaggio vocale WhatsApp registrato da un soggetto ignoto, della durata complessiva di 2 minuti e 15 secondi, l’autore riporta false notizie circa la gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19 all’interno dell’A.S.S.T. Niguarda. Quest’ultimo audio era stato condiviso anche da alcune testate giornalistiche sui rispettivi siti online. Come riferito dal Direttore Generale «le voci narranti rappresentano una situazione sanitaria non supportata da alcun dato reale e oggetto di una libera interpretazione personale che configura ipotesi di procurato allarme; tali messaggi concorrono drammaticamente ad aggravare una situazione emergenziale che necessita di una corretta e coerente gestione delle informazioni». La Questura di Milano invita i cittadini a cestinare e a non divulgare messaggi allarmistici che non provengano dalle Istituzioni e dalla polizia di Stato tramite i propri canali web e social.
Redazione Web 

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