Finisce in tragedia il frontale sulla Paullese

Sul posto sono giunti tempestivamente gli agenti della Polizia locale, i Vigili del fuoco e il 118. Civeni è stato trasportato in codice giallo all’Humanitas di Rozzano. Gli agenti medigliesi sono stati coadiuvati nella gestione della viabilità dai colleghi di Pantigliate. Questi ultimi, in particolare, hanno anche aiutato i soccorritori a estrarre l’anziano dalle lamiere. Cosciente al momento dei soccorsi, inizialmente il paziente non è stato considerato in pericolo di vita. Le sue condizioni si sono aggravate con il passare delle ore: l’uomo è deceduto in serata all’Humanitas. Civeni viveva in una villetta nella frazione di Mombretto. Un giorno prima del tragico schianto aveva ricevuto la notizia della morte della sorella. Era attivo all’interno dell’associazione Vivere Mediglia, che si occupa della gestione del centro anziani e organizza diverse iniziative per la terza età nella cittadina. Tra queste, il trasporto delle persone affidate ai Servizi sociali del Comune presso le strutture sanitarie del territorio. «Come associazione vogliamo esprimere la nostra vicinanza ai parenti di Albino - spiega il presidente di Vivere Mediglia, Sergio Simoncelli -. Proprio il giorno prima del tragico schianto sono state officiate le esequie di un altro nostro socio, l’ex assessore Michele Passarella». I funerali di Civeni si sono svolti nella mattinata di mercoledì 16 febbraio, nella parrocchia di Mombretto. L’ennesimo incidente mortale sulla Paullese continua a fare riflettere sulla pericolosità della grande arteria. Proprio pochi giorni fa, la madre del 15enne peschierese Andrea De Nando, deceduto mentre usciva dall’oratorio, ha voluto porre l’accento sulla scarsa sicurezza di Vecchia e Nuova Paullese durante la trasmissione Mattino Cinque: «Vorrei che si facesse qualcosa per prevenire certi episodi. Queste due vie sono cimiteri a cielo aperto, ogni trenta metri ci sono fiori che ricordano un morto».

Lorenzo Invernizzi