Queste apparecchiature, di fatto, sono bancomat senza protezione e costituiscono un obiettivo appetibile, data la posizione isolata e l’assenza di effettiva sicurezza. La banda, servendosi di un pesante autocarro, divelle dal terreno la colonnina e, dopo averla caricata su un altro veicolo, la trasporta lontano per poi poterla scassinare con tranquillità. Dopo il distributore Eni di Mediglia sulla provinciale Bettola – Sordio, ieri, domenica 22 gennaio, è stata la volta di altre due stazioni Eni, una a Mombretto e una in via Primo Maggio a Peschiera Borromeo. In quest’ultimo caso, i Carabinieri sono giunti sul posto in tempo e, dopo un rischioso inseguimento, sono riusciti a intercettare una Mercedes che si stava allontanando dal luogo del furto. Sono ora in corso ulteriori accertamenti sull’arrestato, il 24enne rom italiano E.M., allo scopo di risalire agli altri membri della banda criminale.

Redazione Web