In ricordo dei “Lavandai di Ponte Lambro”

Una battaglia cominciata cinque anni fa, per iniziativa di Giulio Besia, oggi presidente onorario del Comitato di Quartiere Ponte Lambro. «Siamo stati contattati dalla segreteria del Sindaco», racconta il presidente in carica, Antonio Macchitella. «Ci è stato confermato che, compatibilmente con i tempi tecnici, entro un mese verrà inaugurata la piazza». Il progetto prevede lo spostamento del monumento ai caduti di Ponte Lambro, che oggi giace nell’abbandono in via Vittorini. «Abbiamo tentato di fare realizzare un monumento apposta per i Lavandai, ma i costi erano troppo alti, tanto che neanche gli sponsor a cui abbiamo fatto richiesta si sono sentiti di affrontarli. Si sta invece attivando l’assessore alla cultura, Massimilano Finazzer Flory, per offrire al quartiere una scultura in donazione, per abbellire la piazza». Dal 1900 fino agli anni Novanta, vi sono state 36 lavanderie lungo via Umiliati e via Camaldoli, a rappresentare una tradizione laboriosa che ha offerto a Milano un’eccellente servizio. La scelta di ricordarli nella piazza centrale è un atto di gratitudine alle generazioni di lavoratori che hanno dato lustro al quartiere.

Alessandro Nardin