Inquinamento e misure antismog. Cristina Stancari solleva la polemica con le decisioni discutibili del Comune di Milano

«Contro l’inquinamento siamo disponibili a condividere esclusivamente scelte serie ed efficaci». Ad annunciarlo è l'assessore provinciale all'Ambiente, Cristina Stancari, decisa a sollevare la polemica con le decisioni antismog adottate in solitaria nelle scorse settimane dal Comune di Milano.

«Con piacere osservo, dopo tante parole in libertà, la disponibilità da parte dell’assessore Pierfrancesco Maran, di voler condividere con tutta l’area metropolitana le misure più idonee tese a migliorare la qualità dell’aria nel nostro territorio – ha dichiarato l’assessore Cristina Stancari -. Una posizione che il nostro Ente ha già adottato e Maran ne è perfettamente consapevole fin dalla prima riunione, tenutasi ai primi di ottobre con tutti i sindaci della Grande Milano. L’Amministrazione provinciale, quindi, non può certo essere tacciata di immobilismo di fronte all’emergenza smog».

Da Palazzo Isimbardi sono già partiti i primi questionari valutativi della situazione dell'hinterland milanese, con l'obiettivo di concertare una serie di strategie comuni su tutta l'area provinciale. «Abbiamo, infatti, già inviato ai 134 sindaci dei Comuni della provincia - continua Cristina Stancari - un sondaggio per concertare strategie, tempi, modalità e fattibilità delle diverse azioni da intraprendere allo scopo di ridurre gli effetti dell’inquinamento atmosferico. L’elevato numero di questionari compilati e restituiti (ad oggi 91), sono la prova più evidente che i Comuni desiderano agire in modo coordinato e su scala metropolitana».

In cima alla lista delle priorità è evitare che si ripetano i problemi di domenica scorsa, quando al blocco del traffico proposto da Milano hanno riposto solo poche città, creando di fatto dei divieti a macchia di leopardo. «Per quanto riguarda la richiesta dell’assessore Maran di bloccare la circolazione dei veicoli diesel euro 3 a partire da lunedì prossimo - conclude l'Assessore - chiediamo di poterci sedere attorno a un tavolo per capire metodi, tempi e ricadute. Basta con gli annunci a mezzo stampa o su social network. Siamo disponibili a collaborare, come sempre abbiamo ribadito e dimostrato, ma a condizione che le decisioni siano condivise, serie ed efficaci».


Adele Melteni