«Ora servono rigore e buoni esempi»

Il suo incarico di vicepresidente alla Amiacque l’ha portato in questi anni a lavorare a stretto contatto con Buttarini, le accuse che hanno portato al suo arresto sono gravi, lei che ha sempre professato una seria riflessione sul problema morale, pur non avendo mai assunto posizioni forcaiole, che posizione ha nei confronti dell’ex Sindaco di Trezzano Sul Naviglio?
Il rispetto delle persone non può far venire meno la massima considerazione per l’indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Quel pezzo di territorio, e non solo quello, purtroppo, da molti anni è sottoposto a preoccupanti infiltrazioni della criminalità organizzata. Attendiamo che la magistratura continui il suo importante lavoro arrivando a delle conclusioni definitive.

Il consiglio di amministrazione della Tasm e della controllata Amiacque era spartito fra esponenti di destra e di sinistra, alcuni con cariche multiple in diverse società partecipate, qual è la sua posizione sull’argomento?
I problemi vanno precisati: TASM è una società del sud milanese composta da 24 comuni. AMIACQUE, in effettiva attività da poco più di una anno, eredita le attività del Consorzio Acqua Potabile (CAP) nato nel 1928 e delle altre società idriche milanesi per un totale di oltre 200 comuni. Storia, consistenza e risultati sono diversi e ogni azienda e ogni amministratore va giudicato non solo per le appartenenze politico-culturali, ma soprattutto per i risultati raggiunti e i comportamenti dimostrati. Servono rigore e buoni esempi.

Quale futuro per la TASM?
Il futuro è nelle mani dei Comuni soci e della Provincia di Milano che hanno rinnovato le cariche sociali lunedì 15 marzo ultimo scorso.

La politica è fatta di compromessi, ma quale direzione deve prendere affinché non siano sempre i poteri forti e le logiche speculative ad avere la meglio sui buoni propositi ?
Bisogna intendersi sulle parole: i compromessi fatti nella trasparenza e nella chiarezza delle posizioni, basati sulla considerazione di tutte gli opinioni e di tutti gli interessi in campo, sono una virtù per la buona politica. In questo caso, però, stiamo discutendo del settore fondamentale dei beni comuni, e perciò le scelte devono essere nette. Io, da parecchi anni, insieme a molti altri, mi batto e lavoro per dimostrare che il servizio idrico è efficiente. La sua gestione totalmente pubblica deve prevalere, nell’interesse della cittadinanza, su poteri forti, Confindustria e logiche speculative che vorrebbero privatizzare tutto sempre e comunque, allineandosi alle scelte del Governo Berlusconi e alla sbornia liberista degli ultimi venti anni.

Su ogni questione politica, pare ci sia un muro contro muro, una guerra di trincea giocata sulla pelle dei cittadini, ma è possibile che maggioranza e opposizione non possano svolgere il proprio ruolo nel rispetto delle parti, collaborando sulle questioni urgenti e importanti?
In ogni fabbrica che chiude, in ogni acquedotto che si vuole privatizzare, su ogni linea di trasporto pubblico che lascia a piedi i pendolari, in ogni scuola pubblica alla quale vengono tagliati i fondi, vi è una richiesta di intervento serio ed unitario delle Istituzioni, ed è questo il mio impegno quotidiano. L’ostacolo da superare è il mono-pensiero di PDL e Lega che in Parlamento sono capaci unicamente di imporre voti di fiducia a favore di “una persona”, umiliando la giustizia.
Negli ultimi due anni neanche una volta hanno preso un provvedimento di urgenza sui problemi sopra descritti. Speriamo che cambino idea, magari dal basso, e, per esempio, in Lombardia abbiano un minimo di coraggio per andare fino in fondo nel difendere i beni comuni e una politica di gestione totalmente pubblica dei servizi idrici.

Come giudica la sinergia avvenuta nel comune di Peschiera, fra Istituzioni, forze dell’ordine e cittadini per contrastare la criminalità dilagante nella frazione di San Bovio?
La collaborazione tra istituzioni e cittadinanza è sempre una cosa positiva. La tutela dell’ordine pubblico, per essere credibile, deve contrastare innanzitutto la criminalità organizzata, assai presente nel sistema lombardo, l’evasione fiscale, gli omicidi bianchi nei luoghi di lavoro e i gravi attentati ambientali, come recentemente successo nel nostro territorio con l’ulteriore devastazione del Lambro. Non ci si può scagliare solo contro gli ultimi e gli immigrati, ma pretendere che tutti, ricchi e poveri, siano uguali di fronte alla legge.

Il Partito Democratico perde i pezzi, il Popolo della Libertà non piace più a nessuno, questo è il fallimento del bi-partitismo in Italia?
Non faccio l’indovino sul futuro dei due partiti oggi più votati. Sicuramente il bi-partitismo in salsa italiana è fallito da tempo e prova ne è la costante crescita dell’astensionismo e della disaffezione alla partecipazione politica.

Che risultato sarebbe soddisfacente per la lista Federazione della Sinistra alle regionali?
L’ulteriore debolezza delle istituzioni cresciuta in questi ultimi anni, ci obbliga al massimo dello sforzo affinché la Federazione della Sinistra presidi tutte le assemblee rappresentative, compreso il Consiglio regionale lombardo, superando tutte le soglie di sbarramento, per sostenere, anche nelle istituzioni, una nuova etica pubblica e per contrastare con valori e proposte la crisi devastante che stiamo attraversando e i gravi e ripetuti fenomeni di degrado, decadenza e corruzione.

Giulio Carnevale