Milano è la provincia italiana che vanta il maggior numero reati denunciati: primo posto anche per i furti ai negozianti

La Classifica reati denunciati nel 2017, evidenzia un aumento preoccupante dei delitti legati alla criminalità organizzata +43,75%, riciclaggio +31%, truffe informatiche +28%

Lo screenshot dell'indagine pubblicata dal Sole24Ore

Lo screenshot dell'indagine pubblicata dal Sole24Ore

Nell'anno 2017 sono stati 7.237,74 i delitti denunciati ogni 100 mila abitanti

Milano è la provincia italiana con  il maggior numero di denunce, nonostante siano in calo rispetto al 2016 (-1,37%). Nell'anno 2017 sono stati 7.237,74 i delitti denunciati ogni 100 mila abitanti. A metterlo nero su bianco è una classifica elaborata dal Sole 24 Ore e pubblicata il 22 ottobre su dati forniti dal Ministero dell'Interno. A livello nazionale i reati denunciati alle forze dell’ordine sono più di 6.600 al giorno, ovvero 277 ogni ora: il dato è in calo del 2,3%. A Milano il calo è inferiore a quello nazionale (-1,37%).
Per quanto riguarda gli omicidi volontari Milano è 44esima, con 20 denunce corrispondenti a 0,618 ogni 100 mila abitanti, +17% rispetto all’anno prima.
Riguardo ai furti con strappo, Milano è terza dopo Napoli e Rimini con oltre 2 mila denunce pari a 62 ogni 100 mila abitanti (+5%).
Furti con destrezza, la Città metropolitana di Milano è al terzo posto dopo Rimini e Bologna con 26 mila denunce cioè 817 ogni 100 mila abitanti.
I furti nelle abitazioni regalano a Milano è al 16esimo posto con 475 denunce ogni 100 mila residenti, mentre è al primo posto per i furti negli esercizi commerciali, con 11 mila denunce pari a 339 ogni 100 mila abitanti.
I ladri d’auto invece fanno registrare nella provincia milanese l’11esimo post con 286 denunce ogni 100 mila abitanti pari a 9 mila denunce all’anno.
Aumentano del 2% le rapine, che portano il nostro capoluogo al secondo posto dopo Napoli.
La nostra città registra un 22esimo posto per quanto riguarda le estorsioni: 561 denunce (17 ogni 100 mila abitanti) con un preoccupante aumento del 6%.
5 i casi d'usura denunciati che portano Milano al 52esimo posto.
Milano però è al secondo posto del podio dopo Trieste con un aumento del 28% rispetto all’anno precedente, per le truffe informatiche: più di 14 mila le denunce, cioè 440 ogni 100 mila abitanti, con un incremento del 28%.
Ma quello che fa preoccupare maggiormente  sono i dati relativi ai delitti di associazione mafiosa che nonostante  siano pochi in senso assoluto (23 denunce), e fanno figurare a Milano al 49esimo posto in Italia, sono aumentati del 43,75% rispetto all’anno prima.  Un fenomeno che conferma la conquista di nuovi mercati per mafia e ‘ndrangheta. Questo dato sommato al fatto che i reati denunciati per riciclaggio sono aumentati del 31% rende il quadro preoccupante.
Duri i commenti degli esponenti di centrodestra: «La Milano di Sala è la capitale dei reati – dichiara Franco Lucente capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia -, chi lo avrebbe mai detto! Lo confermano i risultati dell'Indice della Criminalità nelle Province italiane elaborato dal quotidiano "Il Sole 24 Ore" . Il centrosinistra a parole può dire quello che vuole, ma poi quello che conta è la realtà: 7,2 reati ogni 100 abitanti, più che in ogni altra città italiana. Purtroppo non possiamo dirci stupiti. La sicurezza non è nel dna del centrosinistra, che in anni di politiche buoniste ha contribuito a fare di Milano la città con più crimini d’Italia. Adesso le periferie sono abbandonate a se stesse e ci sono intere zone fuori controllo, né ci aspettiamo che qualcosa cambi nel 2018 purtroppo».
«Come volevasi dimostrare – commenta il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Gianluca Comazzi -, anche quest’anno Milano si conferma la capitale dei furti e dei reati denunciati. Di questa situazione disastrosa si accorge subito anche un turista, una volta messo il naso fuori dalla stazione Centrale: bivacchi, spaccio di sostanze stupefacenti, scippi e furti a cadenza giornaliera. Per non parlare degli abitanti delle periferie, che lamentano da anni di essere stati dimenticati. Nonostante questo - conclude l’esponente azzurro - le nostre proposte relative all’installazione di telecamere per sorvegliare i luoghi pubblici e di una maggiore illuminazione continuano a essere sistematicamente ignorate da questa giunta. Avanti di questo passo, Sala sarà votato soltanto dalle parti di Montenapoleone».

Giulio Carnevale