La polizia di Stato di Milano a sgominato una banda di rapinatori seriali specializzata nelle razzie ai negozi di abbigliamento e nell’apertura di ogni tipo di serratura. In manette sono finiti sei sudamericani, perlopiù cileni e irregolari, tutti di età compresa tra i 19  e i 41 anni che, secondo la polizia, sono abituati a "vivere come fantasmi". Nonostante la giovane età di alcuni di loro, gli arrestati hanno alle spalle una importante carriera criminale, iniziata a 5 anni per le strade del loro Paese di origine. Il gruppo è stato definito dagli inquirenti di ladri “itineranti” perché, una volta scoperto, abbandonava il paese europeo dove aveva vissuto e si trasferiva altrove, per riprendere la propria escalation criminale. Negli ultimi mesi i malviventi si erano trasferiti proprio in Italia, precisamente a Milano, dove avevano istituito come base operativa un appartamento occupato illegalmente in via Pomposa 5, in zona Corvetto, dove tornavano dopo le spaccate e dove passavano a progettare i colpi da mettere a segno. Per colpire, in genere sfondavano la vetrina del negozio preso di mira, anche per mezzo di automobili usate come ariete, e poi si introducevano nell’esercizio commerciale da cui razziavano quanta più merce possibile. La polizia ha potuto dare una svolta alle indagini quando, durante la spaccata il primo aprile scorso nello showroom di Hugo Boss in via Morimondo, uno dei cileni ha perso il cellulare. Da qui è stato poi possibile risalire alla vettura usata per la fuga e identificare gli autori del colpo. Le rapine al momento contestate alla banda sono cinque e sono avvenute il 22 gennaio, il 29 marzo, il primo aprile, il 15 aprile e il 15 maggio, sempre ai danni di negozi di abbigliamento.