Milano: maxi sequestro di giocattoli contraffatti

Operazione della polizia Locale. Il valore stimato della merce, circa 400mila pezzi, si attesta su 1,5mln di euro

Comandate Barbato: «Il sequestro di giocattoli pericolosi più ingente di sempre»

Un maxi sequestro di giocattoli contraffatti e pericolosi, per un valore stimato sul mercato di circa 1mln e mezzo di euro, è stato effettuato nei giorni scorsi dalla polizia Locale in un magazzino in zona Stephenson, a Milano. Le indagini, condotte dal nucleo Anti Abusivismo, sono partite da un controllo in un negozio che esponeva merce pericolosa, tra cui puntatori laser vietati. Si è quindi risaliti ad un magazzino che risultava nelle disponibilità del proprietario del negozio, nel quale sono stati ritrovati centinaia di scatoloni contenenti principalmente giocattoli. Oltre 400 mila pezzi sono stati posti sotto sequestro in quanto non conformi ai requisiti previsti dal Codice del Consumo e per questo concretamente pericolosi. I giocattoli, infatti, non avevano documentazione fiscale attestante l’acquisto sul territorio della Ue né l'etichettatura indicante il fabbricante o altre informazioni utili a identificare il prodotto come composizione o precauzioni d’impiego. «Si tratta del più ingente sequestro effettuato dalla polizia Locale in materia di giocattoli pericolosi – spiega il comandante Antonio Barbato – Per riuscire a classificare tutta la merce sono stati necessari cinque giorni di lavoro da parte del Nucleo Antiabusivismo. In occasione delle festività, purtroppo aumenta esponenzialmente l’importazione illegale di questi prodotti che non sottostanno ai controlli e alle regole di sicurezza previste dall’Unione Europea». Il titolare dell’attività commerciale, un cittadino cinese, è stato denunciato a piede libero per contraffazione (che prevede la reclusione fino a 2 anni e una multa di 200 mila euro), ricettazione (che prevede la reclusione fino a 6 anni) nonché per aver posto in vendita prodotti pericolosi in violazione ai divieti del Codice del Consumo (che prevede l’arresto da 6 mesi a 1 anno e un’ammenda da 10 mila e 50 mila euro).
Redazione Web