Niente riordino delle Province lombarde: il provvedimento non sarà convertito in legge

Nulla da fare per il progetto di riordino e accorpamento delle province che era stato presentato nelle scorse settimane.

All’inizio di ottobre il Cal (Consiglio delle autonomie locali) aveva disegnato la nuova geografia istituzionale che prevedeva anzitutto Milano – Città metropolitana e due nuovi Enti, nati rispettivamente dall’accorpamento delle province di Cremona, Lodi e Mantova da una parte e Varese, Como, e Lecco dall’altra. A queste avrebbero dovuto poi accompagnarsi quelli di Monza Brianza, Mantova e Sondrio, mantenendo immutati quelli di Pavia, Bergamo e Brescia. Il provvedimento, però, si è inesorabilmente arenato in Senato, principalmente a causa di due fattori. Anzitutto l’alto numero di emendamenti presentati al decreto (circa 140), che ha causato lo slittamento della discussione in Parlamento e, non di meno, la sostanziale conclusione del Governo Monti. La discussione potrebbe essere nuovamente fissata per le prossime settimane, ma ben difficilmente un Governo dimissionario deciderà di discutere un provvedimento di tale rilevanza.

Redazione Web